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Imparare dagli orrori commessi

«Imparare dal passato è essenziale per prevenire ulteriori atrocità come il massacro di Jallianwala Bagh», ha affermato l’arcivescovo di Canterbury, dopo la sua visita al sito commemorativo in India questa settimana.

L’arcivescovo Justin Welby ha viaggiato in luoghi chiave in India negli ultimi 10 giorni su invito delle Chiese del Nord e del Sud dell’India.

È stato fotografato prostrato di fronte al memoriale che commemora i 100 anni dalla tragedia, quando migliaia di indiani disarmati, di varie fedi, furono fucilati dalle truppe britanniche, nel 1919. I morti furono 379, i feriti oltre 1200, durante un comizio che sfidava il coprifuoco in corso dopo gli scontri legati alla volontà indiana di giungere all’indipendenza dall’impero britannico.

Ha commentato: «Venire qui suscita un senso di profonda vergogna per quello che è successo in questo posto. È una delle numerose macchie profonde della storia britannica. Il male e il dolore che hanno trasceso le generazioni da allora non devono mai essere respinti o negati … Abbiamo la grande responsabilità non solo di vergognarci di questo orribile massacro, ma soprattutto di imparare da esso così da mutare le nostre azioni … Il passato deve essere imparato perché nulla del genere accada mai più».

La visita al sito del massacro di Amritsar, la principale città dello stato del Punjab, è giunta alla fine del suo viaggio, iniziato in Kerala, dove ha pregato con i cristiani della Chiesa dell’India meridionale.

Proprio in Kerala, Welby ha affermato: «Oggi ho pregato con i cristiani indiani. È un promemoria straordinario ogni volta che ciò accade, nonostante le differenze nazionali, lingue diverse, ogni sorta di differenza di storia e cultura, quando veniamo a Gesù Cristo siamo uniti».

Durante il suo quarto giorno nel paese, ha trascorso del tempo con la Church of South India’s Sisters OrderWomen’s Fellowship a Bengaluru e ha affermato di essere stato ispirato dalla loro devozione e dal loro «lavoro vitale tra donne e bambini poveri, oppressi ed emarginati».

La seconda metà del viaggio ha portato l’arcivescovo a Calcutta, dove è stato accolto dal moderatore della Chiesa dell’India del Nord, Prem Chand Singh e il vescovo di Calcutta, Paritosh Canning. L’arcivescovo Justin ha affermato di essere stato ispirato nel vedere come le Chiese dell’India meridionale e settentrionale fossero una forza potente per il bene nella società più ampia.

Nella foto il memoriale che ricorda il massacro