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Thomas Cook, il missionario battista che fondò un impero

La Thomas Cook Airlines, la più antica compagnia di viaggi del mondo, è fallita nella notte fra il 22 e il 23 settembre. Il tour operator britannico non è riuscito a trovare un accordo con i numerosi creditori ed ha improvvisamente cessato le attività, lasciando nel grave disagio centinaia di migliaia di passeggeri, che ancora ora mentre scriviamo sono in attesa di venir ricondotti alle loro destinazioni (già predisposti i primi 45 voli charter, ma ne serviranno molti di più). 600 mila persone circa, un numero enorme, per i quali il governo inglese sta preparando un imponente ponte aereo, fra i maggiori dalla fine della Seconda guerra mondiale, per riportare a casa 165 mila cittadini britannici, 145 mila tedeschi, 140 mila scandinavi, mentre sarebbero pochi gli italiani. Una catastrofe economica e di immagine che lede il nome a cui è legata, quella dell’uomo d’affari britannico Thomas Cook, fervente battista. Nato nel 1802 e cresciuto in una famiglia profondamente religiosa, nel 1826 divenne missionario e girò in lungo e in largo la regione del Derbyshire in particolare, distribuendo opuscoli sui passi della Bibbia e occasionalmente lavorando come ebanista per guadagnare denaro. 

Nel 1841 organizzò un viaggio in treno per i 570 membri della “Società di temperanza” locale, interessati ad assistere a una manifestazione contro l’abuso di alcool fra le città di Leicester e Nottingham. Organizzò un “pacchetto vacanza”: trattò con la compagnia ferroviaria una percentuale di incasso su ogni biglietto venduto, che includeva oltre al viaggio anche la possibilità di assistere ad una partita di cricket, uno spettacolo di danza e di rifocillarsi con un panino al prosciutto. La distanza coperta? 19 chilometri. Era stato appena creato il primo viaggio organizzato al mondo. Il modello prese piede e i viaggi furono ripetuti per varie estati, e quindi estesi ad altre città britanniche prima, a Parigi e addirittura oltre oceano poi. Nel 1872 Cook organizzò il primo giro del mondo, per facoltosi clienti. Nei decenni seguenti la compagnia si ampliò con l’acquisto di hotel, resort, navi da crociera e compagnie aeree. Il figlio John prese il testimone alla morte del padre nel 1892 e continuò l’espansione dell’azienda, fino al 1920, anno in cui la cedette ai proprietari belgi dell’Orient Express. Con lo scoppio della Seconda guerra mondiale il governo britannico nazionalizzò la Thomas Cook per un periodo allo scopo di salvarla da una possibile caduta in mani naziste. Dal 1999 aveva assunto la forma societaria attuale.

Oggi la prima agenzia di viaggi moderna, la società cui è stato riconosciuto il ruolo di cambiamento del panorama turistico globale, è fallita. Una storia si chiude in maniera assai diversa da come era partita.