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Diwali. La festa della luce che contrasta il male

NikhilRikita,PalviAnil: nomi esotici che sembrano rimandare a culture o luoghi lontani da noi, e invece no. Loro e tanti altri nostri concittadini che hanno interesse e passione per la cultura e la spiritualità indiana, formano lamultiforme comunità induista, da anni radicata nel nostro Paese, che il 3 e il 4 novembre celebrerà il Dipavali (o Diwali), la tradizionale festa della luce.

Sono imprenditori, studentesse, danzatrici, operai, impiegati, provenienti da posti lontani, ma anche dal quartiere vicino, che contribuiscono a far crescere il nostro Paese e le cui storie, intrecciate alle nostre, raccontano di un’Italia multiculturale dalle mille coloriture e sfumature. Per conoscerli da vicino, l’Unione Induista in Italia invita tutti coloro che saranno interessati a Roma e a Torino a una due giorni di incontri, dibattiti, ma anche spettacoli, musica, danza, eno-gastronomia, per scoprire la cultura, i sapori e colori dell’India e celebrare insieme la Festa della Luce, che simboleggiando la vittoria della Luce sull’Oscurità, del Bene sul Male, rappresenta un messaggio universale di Pace, Amicizia e Gioia.

Il tema degli incontri culturali di quest’anno è L’Equonomiaun invito, divenuto oramai quanto mai indispensabile e urgente, a riflettere e approfondire i legami tra etica, economia e sostenibilità, attraverso un sincero e consapevole senso di responsabilità personale e collettiva.

«Rivolgendoci a economisti, studiosi e testimonial – ha dichiarato Franco Di Maria, Jayendranatha, presidente dell’Unione Induista Italiana Sanatana Dharma Samgha – vorremmo contribuire quest’anno, all’attuale dibattito per una economia etica, sostenibile e attenta all’ambiente. Una riflessione che non si arresta all’ambito di gestione delle risorse, ma pone interrogativi su stili di vita, ideali e soluzioni possibili per contribuire a ricostruire una società più equa e più felice. Sulla scorta degli insegnamenti del Mahatma Gandhi che ci ricorda: “Sii il cambiamento che vuoi vedere nel mondo!”».

Il 3 e il 4 novembre sono previsti diversi appuntamenti a Roma e a Torino consultabili sul sito dell’Unione induista italiana. https://www.dipavali.it/.

Tra i tanti appuntamenti ricordiamo quello di lunedì 4 novembre che si terrà nella Sala Zuccari di Palazzo Giustiniani dal titolo Equonomia. Luci di Etica e di sostenibilità, con il saluto di Paramahamsa Svami Yogananda Ghiri– monastero Matha Gitanda Ashram e Unione induista italiana –, gli indirizzi di saluto di Reenat Sandhu, ambasciatrice dell’India a Roma e il senatore Lucio Malan. Aprirà i lavori il presidente Franco Di Maria. Interverranno autorità istituzionali e rappresentati religiosi della comunità ebraica, protestante evangelica, cattolica, buddhista. 

Diwali, la festa della luce, coinvolge non solamente la comunità induista italiana, ma tutte le comunità induiste del mondo e si tiene fra ottobre e novembre, nel mese lunare di Karttika, precisamente nel quattordicesimo giorno di luna calante.

L’Unione Induista Italiana, Sanatana Dharma Samgha, è un Ente religioso sorto per la tutela, il coordinamento, la pratica e lo studio della cultura e della religione induiste. 

Éstata riconosciuta ufficialmente dallo Stato italiano come Confessione religiosa con Decreto del Presidente della Repubblica (DPR del 29-12-2000). Dopo un lungo iter, l’11 dicembre 2012, il Parlamento Italiano ratifica l’Intesa con l’Uii (L.31/12/2012 n. 246). Come riportato nell’art. 24 della suddetta legge di Intesa, il Dipavali o Diwali, Festa della Luce, è riconosciuto in Italia come festività religiosa ufficiale. L’Intesa permette anche di devolvere l’8xmille dell’IRPEF all’Unione Induista Italiana.