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In tempo di distanze le parole diventano cura

Sulla pagina Fb del Dipartimento della Protezione Civile è stata pubblicata una lettera. Angelo Borrelli, citando il lavoro del Servizio Nazionale Civile, si rivolge al figlio affetto da autismo. Una lettera d’amore che racconta il rapporto tra il padre e il figlio, le difficoltà della disabilità, i sogni che si modificano e la scelta di affidarlo a una comunità. «Ogni giorno cerco di immaginare il tuo futuro e a te a quando sarai un uomo, a quante battaglie dovrai combattere, con quante cose e con quante persone dovrai confrontarti, vorrei poter esserti vicino sempre per aiutarti, ma non sarà per sempre così». Un messaggio carico di sentimenti di un rapporto sconvolto anche dal Coronavirus con i suoi limiti e impedimenti.

Un figlio sceglie di scrivere una lettera alla madre consapevole del fatto che non la leggerà mai. Little Dog è un bambino spezzato tra due paesi, tra due identità. Originario del Vietnam si trasferisce da Saigon nel Michigan con le donne della sua famiglia.
Ed è questa nuova vita carica di un passato di traumi e di guerra che Vuong (Oh Chi Min, 1988) racconta in questo memoir denso di violenza e liberazione. La traduzione italiana per La nave di Teseo è di Claudia Durastanti (ha pubblicato La straniera nel 2019); suo il valore straordinario ridato alle parole originarie scalfite dal raggiungimento di una sopravvivenza intima e collettiva.

Brevemente risplendiamo sulla terra è un vortice di ricordi e di appigli di una storia moderna costretta in gabbia. L’infanzia e la crescita di Little Dog (il soprannome adatto per bambini smunti e troppo deboli in un Vietnam feroce e bisognoso), la fragilità di un amore incondizionato di un figlio nei confronti di una madre spezzata e inadatta all’America dello sviluppo e del razzismo sociale. Una lirica straziante, una confessione cristallina. Un testo in cui l’autore è sia spettatore che protagonista, adulto e bambino, vittima e carnefice. Una possibilità di redenzione, di salvezza affidata al grande potere della letteratura.
Una storia fatta di incontri, di relazioni e rovine. La madre Rose, la nonna Lang e l’amore di Trevor; corpi malati, feroci, difettosi e splendenti. Vuong racconta le cose piccole della vita e le rende giganti e indispensabili per osservare il mondo. Brevemente risplendiamo sulla terra non rimuove il dolore umano, la brutalità del quotidiano ma sa scorgere la bellezza minuscola, la meraviglia nascosta. Un respiro che si fa ampio in un passato carico di dolore, che svia la rabbia necessaria e infine regala all’amore un’altra possibilità.

Brevemente risplendiamo sulla terra, La nave di Teseo, Ocean Vuong, 2020, 292 p., 18 euro