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Firenze. Foresteria valdese accoglie bambini positivi al Covid-19

 La Foresteria valdese di Firenze accoglierà bambini, famiglie e personale sanitario che necessitano di “casa rifugio” per trascorrere un periodo di quarantena. Si tratta di persone dimesse, ma ancora positive al Covid-19, o in attesa di tampone, ma paucisintomatiche.

Il progetto è frutto di una convenzione con l’Azienda ospedaliera universitaria pediatrica “Meyer”.

«In una fase così complessa la Diaconia valdese si è posta, come di consueto, in ascolto dei bisogni emergenti sul territorio nazionale, sempre in un’ottica di servizio, elemento fondante della propria missione – ha dichiarato Daniele Del Priore, direttore Area accoglienza della Diaconia –. Le strutture ricettive della Diaconia valdese (hotel e foresterie), in questo momento di emergenza sanitaria, sono ovviamente chiuse ed è difficile fare delle previsioni, non solo sulle date di una possibile riapertura, ma, in termini più generali, sulla ripartenza del turismo in Italia.

È risultato naturale quindi decidere di rispondere alla ricerca avviata dalla Regione Toscana (Ord. PGR n. 15 del 18/03/2020) con la quale si mirava ad individuare ‘strutture alberghiere aventi funzione di strutture collettive di assistenza per garantire l’isolamento richiesto ai pazienti paucisintomatici, senza necessità di ricovero, appena positivizzati a tampone o dimessi dall’ospedale in condizioni stabili ma ancora positivi, nonché ai pazienti in assenza di tampone nei quali è stata indicata la necessità di un periodo di quarantena’ – spiega ancora Del Priore –. All’interno di questa cornice la Diaconia valdese e l’AOU Meyer hanno sottoscritto una convenzione che ha per oggetto la messa a disposizione, presso la Foresteria valdese di Firenze, in via esclusiva e temporanea, di una porzione della struttura ricettiva (8 camere), come ‘Albergo sanitario pediatrico’ dedicato ai bambini risultati positivi al Coronavirus e alle loro famiglie. Le camere potranno essere utilizzate anche per garantire l’isolamento di personale sanitario del Meyer che necessita di una ‘casa rifugio’ non avendo la possibilità di fare rientro a casa fra un turno e l’altro».

La porzione della Foresteria individuata a tale scopo è isolata dal resto dei servizi presenti nel complesso. Sono previsti accessi diversificati per lavorare in sicurezza e per prevenire i contatti fra gli altri servizi della Diaconia e le persone del Meyer in isolamento. Non è escluso che servizi analoghi possano essere attivati anche presso altre strutture in altre parti d’Italia, fa sapere la Diaconia valdese.

La Foresteria di Firenze è nata alla fine degli anni sessanta, all’interno di un palazzo storico del 1600, per sostenere le attività dell’Istituto Gould, che nello stesso stabile offre servizi di accoglienza, formazione e sostegno a minori in condizioni di disagio. La struttura è inserita nell’Area Accoglienza della Diaconia valdese, ente ecclesiastico senza scopo di lucro che raccoglie, collega e coordina l’attività diaconale delle strutture di assistenza e accoglienza della Chiesa valdese. La Diaconia valdese si rivolge a tutte e tutti senza discriminazione di genere, appartenenza o cultura. È laica e gestisce i propri servizi ispirandosi a principi di trasparenza, qualità ed efficacia degli interventi, senza alcuna imposizione confessionale.