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40 anni nei Vigili del Fuoco volontari

Luserna San Giovanni ha salutato la scorsa settimana la conclusione di una storia di impegno civico durata per oltre 40 anni.

Sergio Giacotto, dal 1979 vigile del fuoco volontario e per anni capo del gruppo lusernese ha appeso, usando un gergo sportivo (mondo per altro in cui Giacotto ha militato per anni) la manichetta al chiodo.

«Ero tornato dal servizio militare e in più il mio padrino, Sergio Detachetis, era lanima dei pompieri di Torre Pellice. Venne naturale pensare di far parte del gruppo dei vigili del fuoco volontari. Persone grandissime mi hanno subito accettato e messo al lavoro. È stato un onore lavorare con tanti volontari, una crescita professionale. Ma a 61 anni, un po’ per rispetto delle norme e un po’ perché partire in piena notte per un intervento si stava facendo pesante, è stato il momento di chiudere questa esperienza».

Come è cambiato il ruolo del pompiere in questi anni?

«Potrei dire che è cambiato tutto. Una volta cerano gli incendi scatenati magari perché qualcuno mentre bruciava delle sterpaglie non riusciva a controllare bene il fuoco; oggi invece ci troviamo spesso di fronte a piromani, gente davvero fuori di testa che dà fuoco ai boschi quando non alle case».

Come si diventa pompieri?

«Ci vuole passione e spirito di sacrificio; ma conta molto lesperienza. Io ho avuto molte volte loccasione di interventi anche a Torino, in supporto ai vigili permanenti e sono situazioni che davvero ti consentono di fare molta esperienza. Oggi entrare nei vigili del fuoco volontari non è facile, a volte tra la richiesta e lok dalla sede centrale passano anni. Sembra quasi che ci sia una forma di gelosia verso il mondo del volontariato da parte dei permanenti. Eppure le situazioni da affrontare sono tante, complesse e su zone che, per quanto riguarda il gruppo di Luserna, vanno da Prali a Fenestrelle, Cavour e Vigone». Già, perché la val Pellice è unisola felice con due gruppi a Luserna e Torre Pellice; in val Chisone non ci sono volontari fino a Fenestrelle, dove per altro i volontari sono davvero pochini.

A Luserna San Giovanni sono attivi quasi 30 volontari, con un’ottima dotazione di mezzi. «Acquistati – sottolinea Giacotto – quasi totalmente grazie alle nostre attività di autofinanziamento».

Stop alle uscite sui mezzi ma non allimpegno; Sergio Giacotto continuerà a sostenere la causa dei volontari operando nella Federazione dei Pompieri, una sorta di sindacato di categoria per valorizzare il ruolo dei vigili del fuoco. «Lesempio ci viene dallAlto Adige: ogni paese, anche piccolo, ha la sua squadra di pompieri, con ampie sedi e ottime attrezzature. Fanno magari pochi interventi allanno, ma lavorano molto sulla prevenzione» chiosa Giacotto.

Cliccando qui l’omaggio che i Vigili del Fuoco hanno reso a Sergio, in un bellissimo video.