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Sea Watch 4 sarà in mare dai primi di agosto

La nave di soccorso marittimo “Sea-Watch 4”, finanziata da donazioni della Chiesa evangelica in Germania (Ekd), è quasi pronta per la sua prima missione che dovrebbe avvenire all’inizio di agosto. L’alleanza United4Rescue, composta oltre che dall’Ekd da numerosissime organizzazioni umanitarie, ha annunciato a Berlino giovedì scorso che la nave è attualmente in fase di ristrutturazione, e adeguamento alle missioni di soccorso previste, nella città portuale spagnola di Burriana. L’alleanza ha acquistato la nave a gennaio per circa 1,5 milioni di euro e l’ha messa a disposizione dell’organizzazione di soccorso marittimo “Sea-Watch”. La conversione dell’ex nave da ricerca a mezzo di soccorso è stata ritardata dalla pandemia di coronavirus.

L’alleanza “United4Rescue” al momento comprende oltre 500 partner. «Siamo molto lieti che così tanti attori sociali siano impegnati su questo importante argomento, perché il salvataggio in mare e la morte alle frontiere esterne europee ci riguardano tutti», ha affermato Michael Schwickart del consiglio dell’associazione di “United4Rescue”.

I partner dell’iniziativa sono molti eterogenei e spaziano dalla Confederazione tedesca dei sindacati all’organizzazione “Medici senza frontiere”, da World Vision Germany all’ Akademie für Alte Musik Berlin, una delle più importanti orchestre da camera al mondo.

Molto nutrita anche la presenza religiosa: oltre a chiese protestanti e cattoliche, tra i soci vi sono associazioni musulmane quali il Consiglio di coordinamento musulmano in Germania. 

Intanto la nave di salvataggio “Ocean Viking”  di SOS Mediterranée aspetta da dieci giorni di poter entrare in un porto sicuro. Episodi di tentato suicidio e grande disagio a bordo per i 180 migranti che oggi dovrebbero venir trasferiti sulla nave traghetto Moby Zaza al largo di Porto Empedocle per effettuare il periodo di quarantena imposto dalle autorità.