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Liberarsi dalle catene dell’ingiustizia

La quaresima è un tempo di rinnovamento spirituale, una stagione di preparazione alla Pasqua in cui riflettere sul dono dell’amore e della grazia di Dio. Questo è il messaggio con cui la Chiesa presbiteriana degli Usa introduce i materiali liturgici di accompagnamento per i quarantasei giorni che precedono Pasqua (l’articolo e i materiali si possono trovare qui).

L’idea non è di un tempo di ansietà e preoccupazione per il proprio peccato o per l’ira divina, bensì, si legge, «un tempo di riflessione su ciò che Dio ha fatto per redimerci e su come possiamo vivere una vita piena come figli di Dio».

Quest’anno, in particolare, l’invito è di considerare questo tempo come una via verso la pace (a way to Shalom) nel senso della parola ebraica, che include i concetti di benessere, tranquillità, sicurezza: tutte cose che appaiono seriamente a rischio in questo momento, un momento in cui «il bisogno di pace è globale», anche nei paesi più prosperi.

Le proposte liturgiche intendono stimolare la consapevolezza sulle situazioni nel mondo in cui violenze e conflitti predominano (ci sono momenti di preghiera rivolti alle popolazioni di Nigeria, Congo, Corea, per le popolazioni indigene più minacciate e per chi è costretto a migrare), e la volontà di costruire la pace a partire dal proprio contesto familiare o comunitario.

Gli Stati Uniti stessi, osserva il testo, sono stati destabilizzati dalle controversie elettorali, dalla pandemia e, prima ancora, dalla profonda crisi sociale legata alle violenze a sfondo razziale.

E quest’ultimo tema, quello della giustizia razziale, è indubbiamente al centro dell’attenzione quando si pensa a una “via verso la pace”. Tre chiese californiane, già da tempo impegnate in questo ambito, hanno scelto di cominciare la quaresima non con il simbolo della cenere ma invitando i fedeli a preparare un piccolo vaso con terra, semi e acqua, incentrando il culto (virtuale, naturalmente) su questi tre elementi, legati simbolicamente alla creazione, della crescita e del battesimo, e sul gesto di piantare i semi nella terra e innaffiarli (l’articolo si trova qui).

Tra le proposte c’è anche un nuovo manuale devozionale, incentrato sull’eredità dello schiavismo americano. Pubblicato dalla Westminster John Knox Press, la casa editrice presbiteriana di Louisville, Kentucky, è curato da Cheri L. Mills, pastora da 27 anni nella St. Stephen Baptist Church di Louisville, dove si occupa soprattutto di amministrazione e istruzione biblica per gli adulti, nonchè leader e fondatrice di “1 Voice Prayer movement”, il movimento che da più di dieci anni riunisce chiese di diverse denominazioni, composizione, orientamento, nella preghiera per la giustizia a favore dei più poveri e oppressi.

La giustizia razziale è al centro di questo volume intitolato “Lent of Liberation”, che propone ogni giorno una riflessione sui temi quaresimali (esodo, redenzione, disciplina, pentimento) a partire da un brano della Scrittura, con una riflessione che collega il tema biblico e quello storico, rappresentato da una testimonianza di uomini e donne che sono fuggiti alla schiavitù grazie alla “Underground Railroad” (ferrovia sotterranea, cfr. il nostro articolo qui), la famosa rete segreta che aiutò decine di migliaia di persone a fuggire dalla schiavitù delle piantagioni verso gli Stati dove questa era stata abolita.

L’idea infatti è che per combattere l’ineguaglianza razziale oggi si debba cominciare studiando la storia. Il libro, rivolgendosi sia ai bianchi che ai neri, rivolge l’invito a lavorare fattivamente per una maggiore giustizia razziale in quanto «le catene della supremazia bianca e dell’ingiustizia razziale ci legano tutti».

Visto che al momento gli incontri e le iniziative “virtuali” sono predominanti, la casa editrice ha messo a disposizione gratuitamente alcune risorse tratte dal libro, pensate per piccoli gruppi di studio o cicli di sermoni per il periodo della quaresima (si possono scaricare da questa pagina).