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Chiese e gruppi civili chiedono lo stop agli abusi contro la popolazione nelle Filippine

Mentre un rapporto sugli abusi dei diritti umani nelle Filippine è stato consegnato alle Nazioni Unite, le chiese e i gruppi per i diritti umani hanno ribadito le loro preoccupazioni per la propagazione di una cultura che a partire dalla politica consente che l’abuso si verifichi e che sia la prassi del vivere sociale.

Il rapporto indica che sono necessari cambiamenti nella cultura, non solo nelle politiche, per frenare le violazioni dei diritti umani. Investigate PH, autore dello studio, è un ente indipendente composto da vari gruppi religiosi e civili di tutto il mondo.

La moderatora del Consiglio ecumenico delle chiese (Cec) Agnes Abuom, ha parlato durante un forum online ospitato da Investigate PH. «Anche se abbiamo bisogno di cambiamenti politici e forse di cambiamenti costituzionali, ciò non è sufficiente», ha detto. «Quanto accade ha a che fare con una cultura che deve essere cambiata»

«Questa è una questione urgente», ha proseguito Abuom. «È una questione che va avanti da molto tempo in termini di violazioni, e penso che sia un peccato per la comunità globale che, anche quando abbiamo informazioni basate su prove, ciò non è ancora sufficiente per spingere per la trasformazione».

Investigate PH sta raccogliendo e presentando rapporti su presunti abusi dei diritti nelle Filippine, in particolare quelli avvenuti durante il mandato del presidente Rodrigo Duterte, al comando della nazione dal 2016.

In particolare nel mirino è la legge detta “anti terrorismo”, che rappresenta in realtà una fortissima limitazione del diritto di manifestare ed esprimere dissenso.

Chris Ferguson, segretario generale della Comunione mondiale delle chiese riformate, che riunisce più di 225 chiese in oltre 110 paesi, ha affermato durante il forum online «Penso che dobbiamo occuparci immediatamente di alcune delle raccomandazioni concrete segnalate da questo studio, e una di queste, ovviamente, è individuare cosa stiamo facendo in termini tutela dei diritti umani. Dobbiamo dire no ai governi autoritari e appoggiare chi cerca di limitare l’erosione dei diritti di tutte e tutti».

 

Foto di Mike Gonzalez (TheCoffee), la bandiera filippina