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Nigeria. Decine di cristiani uccisi in settimana

Lunedì notte 26 aprile 10 cristiani rifugiati in un campo per sfollati nella Nigeria centro-settentrionale sono stati uccisi e altri 9 feriti per mano di pastori fulani. È quanto riferisce Morning Star News che ha raccolto la testimonianza di David Akiga, un sopravvissuto. L’attacco è avvenuto in un campo situato lungo l’autostrada Makurdi-Lafia ad Abagena, nello stato di Benue che ospita circa 7000 sfollati.

Queste morti portano il bilancio delle vittime cristiane uccise nello stato di Benue nell’ultima settimana a 33, dopo gli attacchi che pastori fulani hanno compiuto sabato 24 aprile contro cinque comunità in gran parte cristiane nella contea di Guma, provocando la morte di 17 persone.

Pochi giorni prima, il 21 aprile, sei cristiani sono stati uccisi nelle contee di Guma, Makurdi e Agatu, secondo un funzionario locale.

Terver Akase, portavoce del governatore di Benue, Samuel Ortom, ha confermato gli attacchi. «Il governatore Ortom ha espresso shock per l’attacco ai cristiani sfollati e lo ha descritto come un’azione vigliacca da parte di uomini malvagi», ha detto il portavoce. «Questi attacchi non provocati stanno diventando inaccettabili».

Le uccisioni dei cristiani rientrano nella più ampia violenza che si sta compiendo nello Stato di Benue, con oltre 70 uccisi in totale nelle aree del governo locale di Guma, Makurdi e Gwer West nelle ultime due settimane, è quanto ha riferito Akase.

In un’altra parte della Nigeria, nello stato di Kaduna, un cristiano è stato ucciso e altri cinque rapiti a seguito di un attacco di pastori Fulani durante un culto che si stava svolgendo in una chiesa battista domenica scorsa. I fulani sono entrati in moto nel villaggio di Manini Tasha e hanno aperto il fuoco contro la chiesa battista di Haske intorno alle 9 del mattino. La vittima, Zakariah Dogonyaro, era un medico del Ministero della Salute dello Stato di Kaduna, come ha riferito suo nipote Yakubu Bala a Morning Star News.

Il pastore Caleb Ma’aji, segretario della sezione dello stato di Kaduna dell’Associazione cristiana della Nigeria (CAN), ha condannato il governo nigeriano per non essere riuscito a frenare attacchi e rapimenti. «Ci chiediamo, come mai i terroristi appaiono più liberi e protetti dei cittadini?», ha commentato Ma’aji. «Questa è una sfida per il governo; infatti, un governo che non è in grado di garantire la sicurezza dei suoi cittadini e delle loro proprietà è meglio definirlo un governo fallito».