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Cantare insieme unisce

Cantate al Signore un cantico nuovo, perché egli ha operato prodigi 
Salmo 98, 1

Cantate di cuore a Dio, sotto l’impulso della grazia 
Colossesi 3, 16

Penso che cantare sia una parte fondamentale dell’essere umano. Le emozioni diventano suono, cercano musica e parole. Il salmista di Salmo 98 canta il suo inno per la grandezza di Dio. Mosè canta il suo inno di liberazione. Abramo canta il suo lamento accanto a sua moglie morta. Maria canta quando il bambino le balzò nel grembo. Una folla innumerevole canta l’amore dell’Eterno che vince ogni cosa.

Cantare insieme unisce. Uno stadio pieno, una chiesa piena, una piazza piena: gli individui diventano una comunità, in modo che la comunione possa essere pienamente celebrata ed essere feconda. Feconda nella lode a Dio e feconda nel servizio al prossimo. Cantare permette alla parola di penetrare in profondità nel cuore. Approfondisce la relazione che ciascuno e ciascuna di noi ha con Dio.

È stata dura, anzi è ancora dura, non poter cantare o cantare in modo ridotto nei culti a causa del Covid-19. Nel canto possiamo esprimere insieme la nostra fede, possiamo per un attimo affermare ciò che stentiamo a credere. Nel canto siamo elevati sopra noi stessi, possiamo vedere l’orizzonte davanti a noi; anzi quell’orizzonte, il regno, nel canto prende forma. La nostra fede è sostenuta dal canto, oserei dire senza canto la fede non resiste. Senza canto difficilmente riusciamo a dare voce alla nostra fede comune. Il canto unisce, da sempre, ed è proprio una cosa fondamentale.