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L’Arte del Vivere e del Morire in scena a Torino

L’attività del LabPerm, dal 1996, è mossa da un bisogno incessante di scoprire e sperimentare i mezzi creativi di un attore o un’attrice, di rendere sempre attuale l’arte dell’attore.

Lavorando sulle potenzialità degli esseri umani, si studia e ci si confronta con tecniche e saperi al fine di restare malleabili, disponibili, in un cammino evolutivo. La ricerca al LabPerm è un costante esercizio alla comprensione, all’interpretazione e alla comunicazione. 

In questa prospettiva si inserisce l’ultimo lavoro delle attrici e degli attori capitanati da Domenico Castaldo, attore, regista, drammaturgo, cantante, esperto in Embodied Musicality (Musicalità incarnata), una pratica che unisce il teatro alla musica attraverso la coscienza dell’organicità, del tempo/ritmo e dell’armonia tra corpo e mente: “L’arte del vivere e del morire”, questo il titolo dello spettacolo in scena il 20,21 e 22 luglio al teatro Gobetti di Torino.

Tra mito e creatività, “L’arte del vivere e del morire” si offre come uno spazio emotivo insito alla natura umana, e negato, nella quotidianità, dalle nostre paure, dalle speranze, dalle aspettative. Attraverso il potere risanante dell’arte mimetica, Domenico Castaldo e il suo ensemble accompagnano il pubblico in un percorso di drammaturgia musicale teso a manifestare ed accogliere le nostre fragilità e la forza delle metamorfosi, per riconoscersi in un moto infinito, proprio dell’essere umano, delle cose e del cosmo.

Lo spettatore sarà condotto in un viaggio emotivo attraverso una sinfonia di canti a cappella e testi poetici, tratti dalle poesie di Tagore, Tarkowski, e le riflessioni di Panikkar e Natalia Ginzburg.

I canti sono originali, frutto di una lunga ricerca vocale in seno al LabPerm e legati a moti danzati ed azioni fisiche tesi a generare un trasporto empatico ed emotivo, si presentano come il motore scenico della drammaturgia.

Anche in questo caso si tratta di un lavoro di gruppo, privo di scene, in cui il coro costituisce l’ambientazione viva, vibratile, e incarna una polis che, senza parole, interroga lo spettatore attraverso i suoni, attraverso elevazioni poetiche, attraverso l’emotività che cerca di rendersi pura nelle armonie.
L’Arte del Vivere e del Morire fa parte del progetto Tragodìa del LabPerm: Un percorso formativo e performativo sulla Tragodìa e sulla figura divina di Dioniso come principio vitale per la cultura e la mitologia occidentale.
Uno studio applicato di musicalità incarnata, ovvero corpo azione, corpo parole, corpo voce in un moto corale.

Sul palco, insieme a Castaldo, saranno presenti Ginevra Giachetti, Marta Laneri, Rui Albert Padul, Natalia Sangiorgio, Judit Beltri Panisello, Marta Maltese, Zi Long Ying.

Per info: info@labperm.it – 338 703 5392.

Prenotazione biglietti online:

https://www.teatrostabiletorino.it/portfolio-items/larte-del-vivere-e-del-morire/ www.labperm.it

Per più info sul progetto Tragodìa: https://www.labperm.it/tragodia-project/