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Rete Trame, mettere in luce le abilità

Dal 16 al 18 luglio il museo valdese di Torre Pellice (To) riceverà la visita di un gruppo particolare: il “Soggiorno d’arte”, della Rete Trame, Rete Regionale Teatro e Diverse Abilità. Il progetto è stato finanziato con il contributo dell’8×1000 della Chiesa valdese e del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali in collaborazione con la Regione Piemonte.

La Rete Trame è una realtà che nasce nel 2008 dall’intenzione di associazioni e cooperative del Piemonte, attive negli ambiti del teatro e della sperimentazione artistica con soggetti diversamente abili, di incontrare altre realtà simili. Inizialmente punto di confronto tra operatori e tecnici teatrali, con momenti di autoformazione reciproca, poi sono stati coinvolti gli utenti delle cooperative, organizzando soggiorni con la presenza anche di tecnici teatrali.

Il progetto negli anni si è sviluppato sempre di più, fino ad arrivare a raccogliere una decina di organizzazioni tra biellese, cuneese, valli di Lanzo, torinese e pinerolese.

«Ci occupiamo principalmente di teatro e danza, forme di espressione performativa, legate all’Ousider Art, ovvero all’arte fuori dai canali classici – spiega Marcello Turco coordinatore della Rete – con persone che presentano delle diversità, disabilità, difficoltà psichiche o motorie. Raccogliamo le persone che sono interessate ad esprimere la propria condizione rendendola cultura per gli altri. Pensiamo che sviluppare la cultura della diversità sia fondamentale, non soltanto rispetto alla disabilità, ma in qualsiasi settore della vita umana».

Le arti sono di vario tipo e si concretizzano in differenti modi, diventando sovente un canale comunicativo e alternativo importante, soprattutto per chi utilizza metodi non convenzionali nel rapporto con gli altri. «La parte magica dell’esperienza artistica –  conferma Marcello – è che mette in luce le abilità di ogni persona, e non le disabilità. Nella vita quotidiana ci troviamo ad affrontare diverse difficoltà che amplificano le nostre personali e specifiche difficoltà. L’arte ci permette invece di mettere in luce le abilità, che diventano così tesori per tutti. Quando uno vive una disabilità è costretto ad interrogarsi sulle proprie utilità e capacità, mentre chi si reputa “normale” e non deve scontrarsi con difficoltà evidenti, spesso non si pone queste domande, correndo il rischio di non trovare il suo tesoro personale».

Dal 16 al 18 luglio la Rete Trame sarà in soggiorno a Torre Pellice con l’intenzione di incontrare il territorio e la comunità. Sarà quindi un’occasione per conoscere più da vicino la realtà della chiesa valdese e per visitare il museo del Centro Culturale Valdese.

«Cerchiamo sempre di comprendere il territorio che ci ospita nei nostri soggiorni, la sua storia e le sue tradizioni. Dopo la visita al museo andremo a cercare quali sono i concetti principali che risuonano anche in noi. Discriminazione, minoranza, identità, interazioni, sono temi che entrano in gioco anche con la disabilità. Nei due giorni di laboratorio costruiremo una performance che unirà ciò che viviamo noi nella nostra vita quotidiana e ciò che abbiamo visto nel museo valdese».

Domenica pomeriggio, quindi, alle 17 all’aperto nel giardino davanti al tempio valdese, la Rete Trame offrirà un momento di restituzione, gratuita e aperta al pubblico.