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Una Facoltà valdese di teologia sempre più vitale e interconnessa

Oggi pomeriggio «all’esame» del Sinodo delle chiese metodiste e valdesi (il massimo organo decisionale dell’Unione delle chiese) c’era la Facoltà Valdese di Teologia di Roma: il più antico Istituto in Italia per lo studio universitario della teologia evangelica.

Fondata nel 1855 a Torre Pellice (To), si traferì prima a Firenze a Palazzo Salviati dal 1860 al 1921, poi nell’attuale sede di Roma in via Pietro Cossa, accanto alla chiesa valdese di Piazza Cavour.

«L’esigenza di quella che oggi si chiama “formazione” fu avvertita nel movimento valdese sin dal suo sorgere nel medioevo. In seguito all’adesione alla Riforma protestante, i valdesi strutturarono la loro chiesa secondo il modello riformato calvinista ed incrementarono il livello della preparazione teologica dei pastori».

Rivolgendosi all’assemblea sinodale il Decano della Facoltà valdese di teologia, il pastore Fulvio Ferrario, ha ricordato quanto la pandemia, malgrado la sua tragicità, abbia di fatto stimolato «l’utilizzo di nuove tecnologie (didattica a distanza) e favorito interazioni telematiche», incentivando così «nuove iscrizioni (studenti a distanza)» e che sempre in questi anni «sono state attivate nuove collaborazioni atte a migliorare la comunicazione istituzionale verso l’esterno; cresciuta anche grazie al potenziamento del sito web».

Una Facoltà, emerge, dunque, sempre più viva e vitale. Sempre più «ricca», grazie alla presenza di nuovi studenti e sempre più interconnessa con le realtà che la circondano. Dunque, una facoltà al passo con i tempi.

Ferrario, inoltre, ha ricordato che quest’anno «si è registrato oltre all’aumento di studenti iscritti, anche un aumento di semplici interessati ai singoli corsi proposti (una rete proficua), sempre grazie alla possibilità di poter usufruire di lezioni online»; infine ha ricordato che le spese fisse sono diminuite e sono stati avviati investimenti grazie ai quali si sono potuti effettuare lavori di ristrutturazione interni alla Facoltà.

Oggi il Sinodo ha anche approvato l’ordine del giorno che nomina la pastora Annegret Reitz-Dinse al ruolo di professoressa (straordinaria) per la cattedra di Teologia pratica.

Una Facoltà, quella valdese di teologia di Roma, che si caratterizza per la compresenza di due elementi: la consapevolezza delle proprie radici protestanti e riformate e una accentuata sensibilità ecumenica. Gli studenti per lo più sono membri delle chiese protestanti italiane, ma vi sono anche molti stranieri di appartenenza protestante e molti studenti evangelici (provenienti da tutte le denominazioni), cattolici, oppure interessati alle tematiche delle scienze bibliche e teologiche pur non appartenendo ad alcuna chiesa.