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Un incontro atteso 77 anni

«Italia, sto arrivando».

Lunedì 23 agosto Martin Adler, 97 anni, è finalmente giunto in Italia. A distanza di 77 anni ha potuto riabbracciare i tre fratellini salvati e fotografati nell’ottobre del 1944 a Monterenzio in provincia di Bologna. Un’immagine divenuta celebre a partire dallo scorso anno quando la figlia di Adler l’ha pubblicata sui social insieme all’appello rivolto a chi potesse magari riconoscere quei bambini, se ancora in vita, e realizzare così il sogno di Martin di rivederli.

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Adler aveva allora vent’anni ed era militare in Italia con le truppe statunitensi impegnate nella Liberazione del nostro Paese. I tre piccoli, Bruno, Giuliana e Mafalda Naldi sbucarono all’improvviso da dentro una cesta in cui si erano nascosti e vennero messi in salvo. Grazie anche all’impegno del giornalista Matteo Incerti tutti e tre i componenti della famiglia Naldi sono stati rintracciati ed è stato dunque pianificato il viaggio dopo i primi incontri avvenuti in via telematica. Adler incurante dell’età ha voluto organizzare il volo ed è giunto in Italia proprio con la figlia Rachelle e la moglie Elaine.

Gli è stato consegnato fra l’altro il volume che lo stesso Incerti ha appena pubblicato: “I bambini del soldato Martin”.

Adler, di religione ebraica, proseguirà poi il viaggio in Italia visitando varie località percorse durante la guerra e si recherà fra l’altro al Tempio Maggiore di Roma in cui si raccolse in preghiera 70 anni fa prima di spedire una cartolina raffigurante il tempio alla famiglia negli Stati Uniti.

 

Foto da profilo Facebook Aeroporto Marconi di Bologna