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Sud Africa e il mondo intero in festa per i 90 anni di Desmond Tutu

Il Dalai Lama, la vedova di Nelson Mandela, Graça Machel, e personaggi come l’attore americano Samuel L. Jackson hanno reso omaggio all’arcivescovo anglicano emerito, eroe della lotta contro l’apartheid e premio Nobel per la Pace sudafricano, Desmond Tutu in una conferenza virtuale per il suo novantesimo compleanno il 7 ottobre.

In precedenza, il primo arcivescovo anglicano nero del paese è stato onorato a Cape Town. Arrivato poco prima di mezzogiorno su una sedia a rotelle, accompagnato dalla moglie Leah, alla cattedrale di San Giorgio, dove ha predicato per molti anni. Il culto organizzato per l’occasione si è aperto con il tradizionale canto “Happy Birthday”, cantato da tutta l’assemblea e guidato dall’arcivescovo di Città del Capo Thabo Makgoba, mentre il sermone è stato pronunciato dal pastore Allan Boesak, già presidente della Comunione mondiale di chiese riformate fra il 1982 e il 1991.

«Mio fratello maggiore spirituale, per favore, vivi a lungo. Abbiamo bisogno che tu dia un buon esempio al mondo», ha detto il Dalai Lama, ospite d’onore all’undicesima edizione della Desmond Tutu International Peace Conference, un incontro che si tiene ogni anno per il compleanno dell’arcivescovo, che quest’anno si intitolava “Dire la verità al potere: non c’è futuro senza giustizia”.

Tra battute sulle differenze tra le loro credenze religiose, il Dalai Lama si è congratulato con questa icona della lotta contro l’apartheid e ha sottolineato che entrambi dedicano le loro vite a «trovare la pace della mente» come percorso per «la pace nel mondo». «Sono contento di vederti così bene!» ha risposto lo stesso Tutu al Dalai Lama, in un breve video – unico suo intervento al convegno.

Ogni intervento è stato separato da esecuzioni musicali, come quelle del famoso Soweto Gospel Choir sudafricano. Il panel di relatori è stato completato dall’avvocato e attivista sudafricano Thuli Madonsela – che ha parlato di temi come il flagello della corruzione – e da colei che fu il primo presidente dell’Irlanda, Mary Robinson, con un discorso incentrato sul tempo di crisi dettato dal COVID-19.

Insignito del Premio Nobel per la pace nel 1984 per la sua instancabile lotta contro il sistema razzista dell’apartheid, Tutu è considerato una delle figure chiave della storia sudafricana contemporanea. La sua carriera è stata segnata da una costante difesa dei diritti umani, cosa che lo ha portato a prendere le distanze in numerose occasioni dalla gerarchia ecclesiastica per difendere apertamente posizioni come i diritti omosessuali o l’eutanasia.

 

Foto di Elke Wetzig (Elya)