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A Torino migliaia di giovani per il capodanno con Taizé

Con una conferenza stampa ieri 3 novembre è iniziato il conto alla rovescia verso l’annuale appuntamento attorno ai giorni di capodanno dei e delle giovani della Comunità di Taizé. Quest’anno sarà l’Italia, più precisamente Torino ad ospitare le migliaia di ragazze e ragazzi di tutto il mondo che si riuniranno per pregare insieme, discutere, ragionare sul mondo. L’ultima volta in Italia fu Milano nel 2005, mentre l’ultimo incontro è stato a Bratislava nel 2019 con oltre 15mila presenze. Lo scorso anno il rinvio causa pandemia, e quest’anno la gioia di rincontrarsi in sicurezza secondo tutte le disposizioni necessarie (qui le informazioni).

Alla presentazione di ieri erano presenti il nuovo sindaco di Torino Stefano Lo Russo con la vice Michela Favaro, la pastora valdese Sophie Langeneck, l’arcivescovo cattolico di Torino Cesare Nosiglia, Frère John della Comunità di Taizé, Giampiero Leo del Comitato Interfedi cittadino, con don Luca Ramello della pastorale giovanile della diocesi e don Roberto Gottardo, presidente della commissione diocesana per la sindone.

Taizé è una comunità cristiana monastica ecumenica internazionale fondata nel 1940 da Roger Schutz – conosciuto come frère Roger (fratello Roger) e ha la sua sede nel piccolo centro di Taizé, in Francia (180 abitanti situato nel dipartimento della Saona e Loira, nella regione della Borgogna).

Roger Schutz (il fondatore) nel 1940, allora giovane (figlio di un pastore protestante svizzero e studente di teologia), decide di lasciare la Svizzera in bicicletta per recarsi in Francia (terra di origine della nonna paterna) e raggiunge Taizé, piccola località consona ai suoi desideri e fonda la comunità nella quale da subito accoglie profughi di guerra, soprattutto ebrei. Per il suo impegno è denunciato alla Gestapo, ma questo non ferma il suo progetto: fondare una comunità ecumenica «per aprire nuove strade di dialogo e di unione per tutti i cristiani». 

Il 16 agosto del 2005 è segnato però dalla tragedia, durante la preghiera pubblica serale frère Roger viene aggredito e ucciso a coltellate da una squilibrata. 

Circa 12 000 persone partecipano alla cerimonia funebre del 23 agosto 2005. 

Il funerale, con rito cattolico, fu presieduto dal cardinale Walter Kasper, allora presidente (oggi emerito) del Pontificio consiglio per la promozione dell’unità dei cristiani, nella chiesa della Riconciliazione a Taizé. 

Da allora la comunità è guidata dal priore Alois Löser, frère Alois, (Nördlingen, 11 giugno 1954) monaco tedesco con cittadinanza francese. A differenza del suo predecessore che era calvinista, frère Alois è cattolico. 

Quello di Torino sarà il 43° incontro europeo annuale della Comunità.