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Che il diritto all’istruzione sia per tutte e tutti

In occasione della Giornata mondiale di preghiera e di azione per i bambini (quest’anno il 19 novembre), il Consiglio ecumenico delle chiese (Cec) si è unito a diverse organizzazioni per chiedere «la riapertura delle scuole che sono state chiuse nel mondo e per chiedere di dare priorità alla tutela della salute mentale e del benessere (e alle motivazioni spirituali) di ogni bambina e bambino presente nel mondo».

La dichiarazione recita «…La pandemia di Covid-19 ha amplificato le disparità economiche esistenti e ha anche mostrato come le disuguaglianze di fatto violino i diritti di molti bambini. Mentre alcuni bambini hanno avuto accesso all’istruzione anche in occasione delle chiusure dettate dalla pandemia grazie alla modalità didattica online, milioni di studenti e così i loro genitori e gli insegnanti oggi sono di fatto “analfabeti digitali”, ossia non hanno accesso ai dispositivi digitali e alle connessioni Internet, e dunque di fatto sono privati ​​dell’istruzione “da remoto”».

Secondo l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’educazione, la scienza e la cultura (Unesco) a metà ottobre 2021 in tutto il mondo c’erano 58,7 milioni di studenti colpiti dall’impossibilità di potersi formare sia nelle scuole, sia online: «Chiediamo a tutte le persone di fede e di buona volontà e alle comunità di chiese, di agire e con urgenza affinché le scuole e gli educatori possano formare e creare nuovi ambienti di apprendimento e sensibili ai bisogni degli studenti; luoghi aperti alle preoccupazioni sociali, emotive e spirituali emerse dai bambini e dai giovani in questi anni difficili per via delle mutevoli realtà causate dalla pandemia», si legge nella nota.

Il Cec ha anche ricordato che i programmi scolastici in tema di cambiamento climatico e le iniziative di giustizia climatica – incentrate sui bambini – riflettono gli impegni che le stesse chiese hanno dedicato ai bambini. Un’azione realizzata in partnership tra il Cec e l’Unicef nata nel 2015 e che ha portato a un piano d’azione con le proprie chiese e di esperti dei diritti dei bambini, realizzata con i bambini stessi».

Leggi il documento qui.

 

Photo: Paul Jeffrey/ACT Alliance