the_angel_appearing_to_zacharias_met_dp164838

È sempre tempo di grazia per il Signore del tempo

L’oppresso non se ne torni confuso; fa’ che il misero e il povero lodino il tuo nome
Salmo 74, 21

I vicini di Elisabetta e i parenti udirono che il Signore le aveva usato grande misericordia, e se ne rallegravano con lei 
Luca 1, 58

Aveva ragione Zaccaria, come si sarebbe potuta avverare la promessa fatta dall’angelo Gabriele? 

Lui e sua moglie Elisabetta erano ormai fuori dal fiore degli anni ed egli, come tanto tempo prima aveva fatto il patriarca Abramo, non poteva far altro che accogliere con qualche riserva quella incredibile volontà, ma il suo tentennamento gli costò un silenzio lungo nove mesi… durante tutta quella inattesa e insperata gravidanza, non sarebbe uscita una sola parola di lode dalla sua bocca.

Solo “a cose fatte”, la sua lingua si sarebbe sciolta, sotto la spinta dello Spirito Santo, in un cantico di lode e d’amore per il Signore.

Sì, sempre Lui, lo Spirito di Dio, il grande protagonista dei racconti dell’infanzia di Gesù, ancora una volta aveva colto nel segno, le sue promesse si erano avverate perché il Signore, nostro Padre, è il Dio dell’impossibile, perché Egli è fedele a se stesso e alle sue promesse. 

Dunque, l’invito per tutte e tutti noi per oggi (e sempre) è di unirsi alla gioia dei vicini e dei parenti di Elisabetta.

Qualche tempo dopo, la parola del Signore si incarnava in Maria, ma nel frattempo si era resa sperimentabile nelle loro vite. 

Ci aveva visto bene il salmista: “Il Signore ha fatto cose grandi per noi, e noi siamo nella gioia (Salmo 126, 3)”.

Cosa grande è quella salvezza gratuita e insperata che ci ha donato il Signore il Gesù, ecco perché la lode si addice a Lui (Salmo 147, 1c), a lui che trasformerà il pianto di oggi in gioia (cfr. Salmo 30, 5).

In questo consiste la vera gioia del Natale. Impariamo a lodare ed ad adorare il Signore anche quando sembra non ci siano motivi per farlo: Egli lavora nel silenzio, nel buio di un utero rinsecchito o di colei che non aveva conosciuto uomo (cfr. Luca 1, 34).

Immagine: Apparizione dell’angelo a Zaccaria, William Blake, Metropolitan Museum of Art, New York