Appelli per la pace fra Ucraina e Russia
Il Segretario generale del Consiglio ecumenico delle chiese (Cec), padre Ioan Sauca, ha lanciato un appello urgente per la pace per il popolo ucraino a nome delle Chiese membro in tutto il mondo. «Mentre seguiamo la folle escalation verso la guerra, imploriamo una logica diversa da quella basata sulla competizione geopolitica – scrive Sauca –. Ogni conflitto armato infliggerebbe inevitabilmente ai bambini, alle donne e agli uomini dell’Ucraina morte e sofferenza. Preghiamo per un cambiamento dei cuori e delle menti. Per una riduzione dell’escalation e per il dialogo che superi le minacce».
«Il popolo di Dio e i membri della comunione ecumenica si trovano da entrambe le parti nell’attuale confronto in Ucraina» ha aggiunto Sauca. «Ma il nostro Dio è un Dio di pace, non di guerra e spargimento di sangue. Nonostante la via della pace possa risultare nascosta agli occhi di coloro che guidano la marcia verso la guerra, preghiamo che si aprano e che la pace possa ancora prevalere». Preoccupazione per la situazione in Ucraina è stata espressa da più parti.
Fra le prime a far sentire la prorpia voce è ad esempio la Chiesa presbiteriana negli Stati Uniti che attraverso un comunicato ha ricordato «la partnership con le chiese sia in Ucraina che in Russia negli ultimi 30 anni e con le chiese dell’ex Unione Sovietica per molti anni prima. Il dialogo che ne è scaturito e l’impegno reciproco hanno arricchito le congregazioni e i membri in tutta la nostra denominazione. Per molti, la scoperta di una famiglia in un luogo in cui ci si aspettava di trovare degli avversari è stata profonda. La testimonianza di fede che ha resistito alle persecuzioni dell’Unione Sovietica è stata potente».