istock-1169335141

Osare leggere la Bibbia insieme.. una sfida anche tra i protestanti

«Osare leggere la Bibbia insieme»: sembra il titolo perfetto per un incontro della Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani, e anche il periodo (gennaio) è quello giusto. Ma il titolo dell’iniziativa della Federazione protestante di Francia (Fpf) si rivolge in effetti “solo” alle realtà protestanti. Anche qui, però, c’è parecchio da discutere, essendo la Fédération composta da un ampio spettro di denominazioni, da quelle del protestantesimo storico alle più recenti chiese evangeliche. Un ventaglio molto diversificato con posizioni anche opposte su molti temi. 

Da qui l’iniziativa Oser lire la Bible ensemble, una serie di cinque incontri, ogni mercoledì dal 5 gennaio al 2 febbraio (i video si possono vedere qui) di dibattito e discussione intorno al tema della lettura comune della Bibbia, ma forse soprattutto sulla scoperta della diversità protestante.

In un’ora circa, i relatori si confrontano, animati da diversi conduttori, Cédric Kessler (Radio Arc-en-Ciel) e alcuni giornalisti della Fpf, con intermezzi musicali voce-chitarra dal vivo. Tra loro, François Clavairoly, presidente della Fpf, e Valérie Duval-Poujol, teologa battista e vicepresidente della Fpf.

Nell’incontro di questa sera, la quarta puntata, si parlerà di «“La Bibbia in sei anni”, uno strumento di comunione», con la presentazione del libretto frutto della collaborazione tra la Fédération (interverrà il pastore Thierry André), l’Alleanza biblica francese (interverrà il suo segretario generale, Jonathan Boulet), la Lega per la lettura della Bibbia e l’Unione delle Federazioni delle chiese avventiste di Francia. Una proposta ecumenica per stimolare la lettura quotidiana della Bibbia, e in particolare una lettura “congiunta”, intorno allo stesso passo biblico.

Nelle puntate precedenti, «Perché leggere la Bibbia insieme?», «Creare un legame tra i cristiani», «Incontro con gli evangelici della Fpf». Nell’ultima puntata, «Quali protestantesimi per il domani», si confronteranno François Clavairoly e Jean-Luc Gadreau. 

Questa iniziativa rientra in una più ampia “visione di unità” su cui la Federazione intende concentrare le proprie azioni nel 2022, a partire dall’esortazione dell’apostolo Paolo, «sforzatevi di conservare l’unità dello Spirito con il vincolo della pace» (Efesini 4, 3), versetto scelto appunto per guidare le attività nell’anno appena cominciato. all’insegna di un rafforzamento del legame federativo. 

Questo è particolarmente importante per affrontare insieme i numerosi temi su cui la Fpf è impegnata, come espresso durante il consueto incontro di inizio anno tra la Fpf e il ministro dell’Interno e dei Culti Gérald Darmanin, tenutosi ieri, 25 gennaio, alla Maison du protestantisme di Parigi (il video si può trovare sul canale YouTube e la pagina Facebook della Fpf), alla presenza dei rappresentanti delle varie religioni e delle personalità che hanno sottoscritto il documento comune in vista delle elezioni presidenziali e legislative che si terranno nella prossima primavera. Tra i temi al centro dell’attenzione, oltre ovviamente a quello della laicità e del ruolo delle religioni su cui il ministro è stato chiamato direttamente in causa, le relazioni interreligiose, ecologia e giustizia climatica, disabilità, razzismo e xenofobia, uguaglianza uomo-donna, Europa e giustizia sociale, solidarietà internazionale, giovani ed educazione, povertà, accoglienza degli stranieri e rifugiati.

Il tema dell’unità dei cristiani, insomma, va ben oltre una settimana rituale di circostanza, e impegna le chiese in una profonda riflessione, sia interna che esterna; chissà che non possa interessare qualcuno anche alle nostre latitudini…