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Tragico incidente per la Chiesa Unita dello Zambia

È con sgomento e grande tristezza che la Cevaa, la Comunità di chiese in missione, diffonde la notizia dell’incidente stradale avvenuto giovedì 27 gennaio, in Zambia. Il tragico evento ha vitsto coinvolto un autobus della chiesa membro di Cevaa, la United Church of Zambia, la Chiesa Unita dello Zambia, con un bilancio terribile: 14 morti e 21 feriti, 7 dei quali in condizioni critiche.

«La Comunità Cevaa si inchina alla memoria delle vittime e partecipa al dolore della comunità cristiana in Zambia. Cevaa estende anche le sue sincere condoglianze alle famiglie in lutto e prega per una rapida guarigione di tutti i feriti» si legge sul portale della Comunità di cheise in missione, fondata 50 anni fa a Parigi sulla scia della grande tradizione missionaria protestante, rivisitata alla luce delle mutate condizioni politiche e sociali dell’Africa e di ampie zone dell’meisfero australe, soprattutto fra le isole dell’Oceano Pacifico. La Chiesa valdese ne è dal principio parte integrante.

«Di fronte al dolore e al vuoto che le famiglie, la Chiesa e la comunità cristiana dello Zambia stanno affrontando – si legge ancora – la consolazione va cercata nella parola di Dio, attraverso le parole dell’apostolo Paolo:

“Sia benedetto il Dio e Padre del nostro Signore Gesù Cristo, il Padre compassionevole e Dio di ogni consolazione, che ci consola in ogni nostra afflizione, affinché con la consolazione che noi stessi riceviamo da Dio possiamo consolare quelli che sono in ogni sorta di afflizione! Perché come le sofferenze abbondano per noi, così anche la nostra consolazione abbonda per mezzo di Cristo. (2 Cor. 1:3-5)

A nome della Cevaa, del suo presidente, del suo consiglio esecutivo, dei suoi organi di coordinamento inviamo un messaggio di condoglianze alla Chiesa Unita dello Zambia. E invochiamo su tutta la comunità cristiana dello Zambia in lutto le grazie divine di consolazione e guarigione, nel nome del Signore Gesù Cristo».   

La Chiesa Unita dello Zambia è la più grande chiesa protestante del Paese con circa tre milioni di fedeli. È stata formata nel 1965 dall’unione delle seguenti chiese: la Chiesa dell’Africa Centrale, la Union Church of Copperbelt, il Copperbelt Free Church Council, la Chiesa del Barotseland e la Chiesa Metodista.

Dagli anni ’90, l’economia dello Zambia si è basata principalmente sullo sfruttamento delle sue risorse di rame (2° esportatore mondiale) e cobalto (3° esportatore mondiale), ma la caduta del prezzo del rame sul mercato internazionale ha inferto un duro colpo all’economia del paese: il 70% degli zambiani vive sotto la soglia di povertà. Inoltre, la gravità dell’epidemia di HIV/AIDS (20% di prevalenza tra i 15-49 anni) minaccia la coesione sociale e il futuro economico del paese.

Due ospedali, 4 dispensari, 1 istituto agrario, 6 scuole secondarie, 1 scuola teologica, 1 centro di formazione per giovani sono il fulcro delle attività della Chiesa Unita dello Zambia.