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Servire Gesù senza paura

Il Signore, Dio, toglierà via da tutta la terra la vergogna del suo popolo
Isaia 25, 8

Come aveva promesso ad Abramo nostro padre, di concederci che, liberati dalla mano dei nostri nemici, lo serviamo senza paura
Luca 1, 70.73-74

Il cosiddetto Cantico di Zaccaria, che si trova all’inizio del vangelo di Luca, dice che possiamo servire Dio senza paura se siamo liberati dalla mano dei nostri nemici. C’è da chiedersi chi siano questi nemici e in cosa consista questa paura. Una volta i nemici potevano essere in primo luogo i persecutori e la paura era quella di subire le conseguenze della persecuzione. Sappiamo bene le grandi difficoltà che hanno dovuto affrontare i cristiani nel corso della storia per poter vivere e professare liberamente la propria fede. Oggi più che la persecuzione, purtroppo ancora presente nel fanatismo politico e religioso, il nostro mondo deve fare i conti con l’indifferenza, e i nemici della fede sono più subdoli e più nascosti. E probabilmente il primo nemico della nostra vita di fede e del nostro impegno di credenti è l’egoismo con tutti i suoi addentellati; e la paura non di rado è quella di dover rispondere alla chiamata di Dio perché ritenuta troppo impegnativa e troppo scomoda per il nostro quieto vivere. Spesso abbiamo paura di andare contro la mentalità di questo mondo, abbiamo paura di impegnarci per la causa dell’evangelo, perché è sempre in agguato la tendenza egoistica a rimanere fermi e quieti, a farci i fatti nostri, a pensare che ci sono altri che possono impegnarsi piuttosto che noi. È indubbiamente una grossa tentazione quella dell’egoistico immobilismo, ma la Parola di Dio ci invita ancora oggi con insistenza a uscire dal nostro guscio e ci spinge a dimostrare con i fatti che siamo autentici servitori dell’evangelo di Gesù Cristo.