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Asia. Costruire resilienza e speranza per resistere alla tempesta

Dal 18 al 23 maggio si è tenuta la Asia Church Leadership Conference, dove circa 60 partecipanti tra laici e ordinati hanno riflettuto sui modi in cui le chiese hanno reagito alla pandemia di Covid-19. 

Molte sono state le domande che le persone hanno posto ai loro pastori quando il virus ha colpito la regione asiatica: dov’era Dio e perché è accaduto un tale disastro? È stato il segno dell’avidità umana o della fine dei tempi? Tra i partecipanti alla Conferenza asiatica che hanno cercato di rispondere a tali quesiti c’è stato anche il vescovo indonesiano Tuhoni Telaumbanua della Chiesa cristiana protestante (BNKP), una delle 13 chiese luterane presenti in Indonesia.

La pandemia ha sollevato interrogativi profondi e duraturi per tutte le chiese della regione, ha dichiarato il vescovo Telaumbanua: «ci ha ricordato la nostra fragilità umana, sottolineando il modo in cui siamo tutti collegati nel nostro dolore e nelle nostre gioie». Sottolineando la nostra connessione con la creazione, Telaumbanua ha evidenziato che «quando l’ambiente soffre, anche gli esseri umani soffrono». La pandemia, ha proseguito, ci ha chiesto «di imparare la disciplina e di mostrare solidarietà con tutte le persone, comprese quelle al di fuori della nostra chiesa e dei familiari e amici». Inoltre, la pandemia ha sfidato la capacità dei pastori di raggiungere le loro congregazioni in modi nuovi e creativi. Soprattutto, «ci ha ricordato che la Chiesa non è semplicemente un edificio o un’istituzione, ma è piuttosto il popolo di Dio, il quale ci chiede di trasformare radicalmente il nostro ministero e la nostra missione». 

Tra le sfide che la pandemia ha sollevato, ha affermato ancora il vescovo Telaumbanua, c’è la necessità di una migliore formazione sulla pastorale familiare da parte dei laici, che possono sostenere i pastori quando non sono in grado di guidare i culti delle loro congregazioni. Nel contesto asiatico, avendo il virus esacerbato problemi preesistenti di povertà, ingiustizia, violenza e corruzione, la chiesa ha sentito un rinnovato appello a concentrare il suo ministero a favore degli emarginati, oltre a sviluppare migliori servizi intergenerazionali rivolti ai bambini e alle famiglie. Il ministero deve essere olistico, ha sottolineato Telaumbanua, e i pastori devono ascoltare attentamente la loro gente per «non isolare il culto domenicale dalla santità della vita quotidiana». Infine, il vescovo luterano ha sottolineato l’importanza crescente di quello che ha chiamato «il Movimento Koinonia», attraverso la creazione di collaborazioni efficaci a tutti i livelli con persone di altre chiese e di altre religioni, nonché con organizzazioni governative e non governative. Solo in questo modo, ha detto, la chiesa del futuro sarà in grado di costruire resilienza e fornire speranza per affrontare qualunque siano le prossime tempeste della vita.

 

Photo: J.C. Valeriano