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Parola d’ordine: giovani!

Sabato 18 e domenica 19 giugno a Villar Perosa, nei locali della chiesa valdese, si tiene la consueta Conferenza del Primo Distretto delle chiese valdesi. L’assemblea sarà chiamata a eleggere un nuovo presidente. 

Il pastore di Pinerolo Mauro Pons l’aveva già annunciato lo scorso anno: «Il mandato dura al massimo 7 anni ma io ritengo che sarebbe più giusto fermarsi a 5 e dunque non rinnoverò la mia disponibilità per una eventuale rielezione».

Fra gli spunti di riflessione la Ced sottolinea quello delle forze pastorali, che si stanno riducendo. 

«Questa è la fotografia delle valli: diversi pastori andranno a breve in emeritazione e dalla Facoltà di Teologia non si sta prospettando una facile ricambio. Bisognerà dunque ripensare sotto molti aspetti alla cura pastorale, ad esempio riscoprendo la collaborazione nell’ambito dei Circuiti; fondamentale sarebbe rendere le istituzioni ecclesiastiche più vicine alla gente che vive il quotidiano, con i problemi di lavoro ma anche di confronto fra generazioni, con i giovani, certo, ma anche con i genitori. Il numero di catecumeni che dopo la confermazione si perdono è sempre più alto».

Occorre dunque ripensare al rapporto con i giovani?

«Anzitutto dobbiamo, noi pastori per primi, individuare modi e spazi di dialogo con i giovani. Certo siamo le figure che ti affiancano nel catechismo e nello studio della Bibbia, ma dobbiamo essere capaci di porci in modo interlocutorio con i giovani, parlare con loro delle difficoltà nello studio e del lavoro, non nasconderci su questioni come il disagio o l’alcolismo. Insomma non solo insegnanti ma anche maestri di vita. E forse la conferenza distrettuale dovrebbe ripensare ad aumentare il proprio ruolo rispetto al mondo giovanile; alcune iniziative avviate negli ultimi anni, dagli incontri ad Agape alle colonie o agli incontri di formazione sulla comunicazione con Riforma-L’Eco delle Valli Valdesi e Radio Beckwith evangelica, hanno riscosso un buon successo. Il distretto ci ha messo anche importanti risorse e dovrà continuare a farlo, badando ancor di più alla formazione e alla professionalità delle figure che vorrà individuare per dialogare al meglio con i giovani».

«Non ci sono segreti – spiega il relatore della Commissione d’Esame, pastore Marcello Salvaggio –: vorremmo che il tema giovanile fosse al centro del dibattito. Dopo due anni di assenza dell’équipe di animazione giovanile siamo arrivati a produrre, grazie a un gruppo di lavoro, un nuovo progetto che sta già dando alcuni frutti e che deve essere approfondito in Conferenza. Per questo chiederemo di lavorare in gruppi e che ogni gruppo prepari un ordine del giorno sull’argomento». Al di là di questo tema, che sarà quello trainante, Salvaggio ne aggiunge altri: «La vita delle chiese dopo due anni e mezzo di pandemia è anch’essa al centro, bisogna trovare i modi per ripartire insieme. Poi spazio al tema del lavoro-ambiente, della musica, dell’ecumenismo, degli stabili e dell’Otto per Mille a essi collegato e delle finanze».