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Climate Youth Ecumenical Summit: voci unite per la giustizia climatica

La campagna mondiale Climate YES (acronimo di Youth Ecumenical Summit), guidata da giovani cristiani tra i 18 e i 30 anni, è nata nel contesto del vertice delle Nazioni Unite sul clima di Glasgow (Cop26, novembre 2021), in cui i giovani attivisti partecipanti, alcuni afferenti alla campagna metodista mondiale Climate Justice for All (CJ4A), hanno deciso di lavorare insieme in vista della Cop successiva, che si terrà a Sharm El-Sheikh, in Egitto, dal 7 al 18 novembre prossimi.

L’obiettivo è creare una comunità ecumenica che includa rappresentanti di ogni continente per interloquire con i politici internazionali, a favore di una maggiore giustizia climatica.In vista della Cop27, come già era stato fatto per la precedente Conferenza delle Parti, il gruppo di Climate Yes, di cui fa parte come responsabile per l’Italia Irene Abra, della chiesa metodista di Novara, già coordinatrice di CJ4A per il nostro Paese (qui la sua intervista che lanciava l’evento a fine luglio), ha organizzato due giorni, il 16 e 17 settembre prossimi, di incontri in presenza e con collegamenti online dal titolo «Voci unite per la giustizia climatica».

Milano sarà uno dei sette hub (insieme a Londra, Lilongwe-Malawi, Johannesburg-Sudafrica, Nairobi-Kenya, Seychelles, Tanzania) in cui avranno luogo in contemporanea gli incontri di questa iniziativa ecumenica mondiale, organizzata dai giovani ma rivolta a tutti: è prevista infatti la partecipazione di organizzazioni giovanili evangeliche e cattoliche ma anche laiche, accomunate dall’impegno per l’ambiente.

Gli obiettivi dell’incontro, come si legge nel programma, sono: «1. creare un movimento ecumenico di giovani attivisti di tutto il mondo; 2. rafforzare le capacità dei giovani attraverso la mobilitazione delle comunità a livello ecumenico in tutte le regioni per comprendere i cambiamenti climatici e la perdita di biodiversità; 3. formare e sensibilizzare i giovani sugli effetti del cambiamento climatico; 4. aiutare i giovani attivisti a comprendere la politica ambientale per il processo UNFCCC, gli obiettivi di sviluppo sostenibile, le perdite e i danni, ecc. nella società; 5. identificare l’azione collettiva a livello locale e gli impegni per il clima da parte di ogni hub regionale; 6. preparare un appello congiunto all’azione per gli attivisti giovanili che parteciperanno alla Cop27».

Tutti gli eventi si svolgeranno presso la Chiesa del Carmine (piazza del Carmine 2), dalle 13 alle 23 di venerdì e dalle 9 alle 19 di sabato. Tutti i pasti saranno offerti dall’organizzazione, sarà però necessario portare con sé un piatto, un bicchiere e delle posate. Per chi ne ha necessità, è prevista la possibilità di pernottamento presso la chiesa del Carmine, portando sacco a pelo, materassino e cuscino. Per qualsiasi informazione contattare questa email (Silvia).

Per partecipare occorre iscriversi a questo modulo.

Si comincerà VENERDÌ con il pranzo condiviso, seguito da un momento liturgico condotto dal pastore Andreas Köhn (chiesa metodista di Novara e battista di Varese), quindi laboratorio di riciclaggio.

Alle 16,30 è previsto il primo video-collegamento* con il prof. Robert Beckford, docente all’Università di Winchester come direttore del nuovo Istituto per il clima e la giustizia sociale. Attivista, giornalista e documentarista affermato, ha affrontato tra l’altro i temi della riconciliazione e contribuito con i suoi lavori alla sensibilizzazione sul tema degli illeciti aziendali in Africa. Nell’incontro di Climate Yes affronterà la questione del razzismo e della giustizia ambientale.

Seguirà alle 17,30 l’intervento di Irene Abra e Domenico Vito su Cop27 e Climate Yes, che avrà l’intento di formare e sensibilizzare i giovani sugli effetti del cambiamento climatico; aiutare i giovani attivisti a comprendere la politica ambientale per il processo UNFCCC, gli obiettivi di sviluppo sostenibile, le perdite e i danni nella società.

Domenico Vito, ingegnere, lavora in progetti europei sulla qualità dell’aria nel nord Italia. È osservatore delle Conferenze delle Parti dal 2015 (Parigi). Membro della Società Italiana di Scienze del Clima (Sisc), è attivo in diverse organizzazioni e reti ambientali (The Climate Reality Project, Legambiente). Promotore del blog/canale YouTube HubZineItalia, per la divulgazione dei negoziati internazionali e organizzatore dei Simposi sui cambiamenti climatici per impegnare l’opinione pubblica sulle risoluzioni Onu, l’azione climatica, il multilateralismo e la cooperazione internazionale.

Seguirà un momento di brainstorming, cena e visione di uno dei documentari prodotti dalla campagna CJ4A.

SABATO, si comincia alle 10 con un confronto fra chiese sulla «spiritualità del Creato», e sono previsti gli interventi della pastora valdese Daniela Di Carlo (Gallo verde della chiesa valdese di Milano), la geologa e giornalista Gloria Mari (Associazione Nocetum) e padre Ionut Radu (chiesa ortodossa rumena).

Alle 11,30 è previsto il secondo video-collegamento* internazionale, sul tema dei combustibili fossili, che prevede un panel di relatori da ciascun hub africano, e sarà moderato da Irene Sebastian.

Dopo il pranzo, alle 13,30 si terrà la tavola rotonda su «Advocacy per la giustizia climatica» e gli interventi di associazioni e realtà impegnate sul tema: Fridays for Future, commissione Globalizzazione e Ambiente (Glam) della Federazione delle chiese evangeliche in Italia, Klimatfest, «Pianta una pianta».

Alle 15,30 ci sarà il terzo collegamento internazionale*, che avrà come titolo: «In che modo le chiese dovrebbero rispondere: Advocacy e workshop sulla comunicazione», guidato da un responsabile media e comunicazione di Christian Aid.

Alle 16,30 è previsto l’intervento di Michelle Brijuega della chiesa del Carmine sul tema delle migrazioni climatiche, e infine ci saranno laboratori conclusivi e saluti.

* Si può accedere alle sessioni online anche da remoto iscrivendosi a questo linkQui si trovano invece le informazioni su tutti gli hub.