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Comunicare è un diritto

I partner dell’Associazione mondiale per la comunicazione cristiana (Wacc), si incontrano per parlare di diritti legati alla comunicazione – «pietra angolare» per la giustizia sociale, e lo faranno in America Latina. 

L’incontro si svolge dal 18 al 21 ottobre a Buenos Aires (Argentina), e l’intento è quello di esplorare quanto in questi anni si sia fatto per sostenere i diritti legati alla comunicazione, considerati dalla Wacc la colonna portante necessaria per garantire società più giuste e sostenibili. 

Intitolato: «Comunicazione – “pietra angolare” della giustizia sociale», l’incontro riunisce trenta organizzazioni che operano per diritti della comunicazione e per lo sviluppo equo e sostenibile in tutta la regione. Enti che ricevono un sostegno grazie al programma per una comunicazione rivolta a tutti (Communication for All). Co-organizzatore è l’Agenzia regionale di comunicazione ecumenica (Alc).

Il forum, «arriva in un momento cruciale per il movimento per i diritti della comunicazione in America Latina», secondo Lorenzo Vargas, responsabile del programma Wacc per la comunicazione e per il cambiamento sociale.

«L’Argentina – prosegue – ha recentemente visto una nuova ondata di governi progressisti e che stanno cercando di costruire società più eque. Ciò, ha creato nuove opportunità e vie percorribili per proporre alcune modifiche alla legislazione e alle politiche esistenti, relative ai media. Il tentativo è muoversi verso una maggiore partecipazione democratica e una maggiore trasparenza».

«Condividere la conoscenza per promuovere il cambiamento», ha ricordato Gisele Langendries, la responsabile del progetto Wacc per l’America Latina. 

«La consultazione – ha rilevato – offre una piattaforma necessaria per i partner del progetto Wacc utile a creare reti, condividere conoscenze e migliorare le pratiche in corso. Una tappa necessaria a livello regionale per proseguire il lavoro comune nella comprensione dei diritti della comunicazione e dello sviluppo sostenibile».

I partner della Wacc, infatti, lavorano «con le comunità della società civile, proprio per promuovere la giustizia sociale attraverso la comprensione dei media. Le conoscenze e l’apprendimento che emergeranno da questi processi saranno essenziali per rendere gli sforzi verso cambiamento sostenibile».

Le discussioni, tra gli incontri previsti, analizzeranno in modo approfondito «quanto i diritti di comunicazione ben s’inseriscano con le cinque dimensioni della giustizia sociale: giustizia di genere, giustizia climatica, giustizia digitale, diritti dei migranti e diritti dei popoli indigeni». 

I partecipanti prenderanno in considerazione il ruolo del giornalismo ambientale, per garantire una comunicazione diversificata e inclusiva.

Il segretario generale della Wacc Philip Lee ha sottolineato che «l’America Latina è stata per molto tempo in prima linea dentro al movimento per i diritti della comunicazione e dunque ha una lunga tradizione di studi critici su questa teoria». 

Gli sforzi guidati dalla comunità si son sempre indirizzati verso una comunicazione concreta in generale e soprattutto verso i più emarginati dalla società.

Una discussione pubblica sarà poi dedicata alla giustizia di genere in Argentina e saranno effettuate alcune visite presso alcune organizzazioni che hanno difeso il diritto alla memoria pubblica dopo la fine della dittatura militare.

Un forum simile a questo di ottobre, e questa volta con i partner in Africa, Asia ed Europa orientale si terrà nella prima metà del 2023.

Il programma della Wacc assegna piccole sovvenzioni con ciclo triennale a un massimo di sessanta organizzazioni che promuovono la comunicazione come diritto umano e di sviluppo sostenibile grazie a un finanziamento che giunge dall’organizzaione Bread for the World-Germany.