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Pakistan. Demolite le abitazioni di 200 cristiani

Duecento famiglie cristiane sono senza casa nella capitale del Pakistan, Islamabad, dopo che un’agenzia governativa ha demolito con i bulldozer le loro case e l’edificio della chiesa che utilizzavano per il culto domenicale.

La Capital Development Authority del governo ha infatti demolito le case in un’area cristiana, la Nawaz Sharif Colony a Islamabad, si legge in una dichiarazione rilasciata al The Christian Post dal Center for Legal Aid, Assistance and Settlement con sede nel Regno Unito (CLAAS-UK).

Ai residenti cristiani non è stato dato alcun preavviso o tempo per raccogliere i loro averi prima della demolizione avvenuta il 18 ottobre, è quanto dichiara il gruppo, aggiungendo che l’agenzia governativa ha anche demolito una chiesa, «ma per fortuna non ci sono stati feriti o vittime».

Il Governo non ha fornito alcun luogo alternativo in cui i residenti possano vivere.

«Questi cristiani hanno perso tutto: le loro case e tutti i loro beni», ha detto il direttore di CLAAS, Nasir Saeed. «Molti di loro hanno vissuto nella colonia per anni, con le loro famiglie e investendo i risparmi di una vita nella costruzione e manutenzione delle loro case».

Saeed ha aggiunto che la demolizione è avvenuta subito dopo le devastanti inondazioni nel paese avvenute la scorsa estate e ora, con l’avvicinarsi dell’inverno, la situazione si fa più critica.

Più di 1.700 persone sono morte e centinaia di migliaia di case sono state danneggiate o distrutte dalle inondazioni monsoniche, portando il governo, che stimava le perdite in 40 miliardi di dollari, a dichiarare lo stato di emergenza il 25 agosto.

«È imperativo che il governo pakistano risarcisca finanziariamente i cristiani che hanno perso la casa e fornisca loro un altro posto dove vivere», ha detto Saeed.

«Questa ingiustizia è avvenuta mentre i cristiani in Pakistan e in tutto il mondo si preparano a celebrare il Natale tra poche settimane», ha aggiunto Saeed.

Open Doors USA classifica il Pakistan come l’ottavo peggior paese al mondo per quanto riguarda la persecuzione dei cristiani. Il Dipartimento di Stato degli Stati Uniti ha inserito il Pakistan nella sua lista di «paesi di particolare preoccupazione» che tollerano o commettono gravi violazioni della libertà religiosa.