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Settimana della libertà 2023, «Libertà, cittadinanza, responsabilità»

 

In occasione della ricorrenza del 17 febbraio del 1848, quando Carlo Alberto concesse i diritti civili e politici ai valdesi e di lì a poco agli ebrei del Regno di Sardegna, le chiese evangeliche celebrano una “Settimana della libertà” che comprende eventi e manifestazioni in tutta Italia. Il tema indicato per il 2023 è “Libertà, cittadinanza, responsabilità”.

«Con questi termini – spiega Daniele Garrone, presidente della Federazione delle chiese evangeliche in Italia (Fcei) – intendiamo richiamare un tema scomparso dall’agenda politica, quello della cittadinanza per migliaia di “italiani di fatto” ai quali si nega un riconoscimento formale della loro presenza, del loro lavoro e del loro impegno civico in Italia. Da molti anni – prosegue Garrone – come evangelici siamo impegnati ad affermare che non esiste vera libertà senza diritti e che la cittadinanza, con i diritti e i diversi doveri che implica, rafforza la coesione di una comunità nazionale.
Con le parole “Libertà, cittadinanza, responsabilità” non ci riferiamo però solo agli immigrati, ma anche a noi italiani, che la cittadinanza la possediamo per nascita e spesso dimentichiamo di riflettere sul suo significato, sulle sue implicazioni e su come viverla nel quotidiano. Siamo noi per primi che dobbiamo riscoprire il senso profondo del nostro impegno civico e della responsabilità che esso comporta. La cittadinanza è un patto tra uguali, un vincolo di coesione sociale e di adesione a un sistema di principi fondamentali. In questa Settimana, insomma – conclude Garrone – intendiamo riflettere sulla nostra società, sulle fratture che minano legami di coesione, sulle sfide dell’integrazione e dell’inclusione, sulle responsabilità che comporta l’essere cittadini e cittadine, e nel nostro caso, credenti che “cercano il bene della città” (Ger 29,7)».

In vista della Settimana della libertà 2023 sarà pubblicato un volume dedicato alla cittadinanza, promosso dalla Commissione studi della Fcei e curato dalla giurista Ilaria Valenzi: raccoglie saggi di I. Valenzi, E. Bein Ricco, T. Moritz, L. Alfieri, M. C. Giorda e R. Ricucci, D. Spini, B. Peyrot, E. Noffke, P. Naso. «Non un manifesto – spiegano i promotori dell’iniziativa editoriale – ma un sussidio per lo studio, la discussione comunitaria, la riflessione, l’interlocuzione con chi si interroga sul futuro della nostra democrazia costituzionale. È con questa postura che vogliamo partecipare al dibattito nello spazio pubblico».