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La bontà di Dio non cambia

Io, con le mie mani, ho spiegato i cieli e comando tutto il loro esercito
Isaia 45, 12

Ogni cosa buona e ogni dono perfetto vengono dall’alto e discendono dal Padre degli astri luminosi presso il quale non c’è variazione né ombra di mutamento
Giacomo 1, 17


Una bella lettera questa lettera di Giacomo. Lutero l’ha declassata in un primo momento, dopo si è ricreduto. Una lettera che parla non di cosa ma di come possiamo credere nel mondo in cui viviamo. Una lettera attuale, in un mondo in cui ci confrontiamo con tante domande con cui anche lo scrittore di questa lettera si confrontava.

Allora questa affermazione di un Padre presso il quale non c’è variazione né ombra di mutamento ci fa problemi. Abbiamo più dubbi che certezze. Un Dio senza variazione né ombra di mutamento in un primo momento ci dà sicurezza, almeno un po’ di terraferma sotto i nostri piedi. Ma non pare corrispondere alle nostre esperienze di ogni giorno, soprattutto in un tempo in cui tutto viene messo sotto sopra. Armi al posto di pace, guerra al posto di abbracci.

Nessuno mutamento. Quindi farà qualche differenza ciò che faccio? Con pensieri simili si dà spazio al fatalismo!

Invece nel libro dell’Esodo leggiamo che Dio, quando vuole distruggere il suo popolo a causa del vitello d’oro, cambia idea dopo l’intervento di Mosè. E cambia idea anche altre volte, basta leggere Geremia, Amos, Giona.
Dio può reagire senza mutare? Qui c’è il nostro grande conforto. Dio non ha bisogno di mutare, perché la sua caratteristica è e rimane la sua bontà, la misericordia. L’azione di Dio verso noi è un’azione di bontà, non di regole statiche, non di reazioni automatiche.

La sua risposta è una risposta di bontà, di fedeltà, di grazia! La bontà viene dall’alto non dalle nostre viscere, non è una risposta naturale, ma viene da una visione che comprende tutto. E questo è un grande conforto!