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Luciano Cirica è il nuovo presidente della Fondazione evangelica Betania

Lo scorso 14 dicembre sono stati rinnovati gli organismi direttivi della Fondazione evangelica Betania, costituita da 10 chiese evangeliche napoletane che, oltre a gestire l’ospedale Villa Betania di Ponticelli (Na), promuove e realizza iniziative in campo spirituale, sociale, sanitario, assistenziale, formativo e culturale. Il nuovo Comitato direttivo per il triennio 2016-18 è composto da: il presidente, dr. Luciano Cirica (chiesa metodista); la vicepresidente, dr.ssa Cordelia Vitiello (chiesa luterana); il tesoriere, pastore Vincenzo Cicchetto (chiesa apostolica); il segretario, pastore Leonardo Magrì (chiesa valdese); la consigliera, dr.ssa Velia Cocca (chiesa battista). Con questa elezione si è chiusa la trentennale presidenza del geometra Sergio Nitti, nel corso della quale l’Ospedale evangelico Villa Betania da clinica privata è diventato nel 1993 un ospedale classificato.

«Questa elezione – ha affermato il nuovo presidente Luciano Cirica – ha rappresentato per tutti noi un momento importante ed intenso, sia per l’emozione di dover salutare il fratello Sergio Nitti, artefice della fondamentale trasformazione del nostro ospedale, sia perché da oggi dovremo affrontare nuove e importanti sfide: mantenere gli standard di efficienza in un sistema sanitario regionale con sempre meno risorse, migliorare di continuo la nostra offerta sanitaria in termini tecnologici, qualitativi e relazionali, garantire una sanità solidale verso gli emarginati e da ultimo costruire anche una nuova struttura ospedaliera. La nostra attuale struttura infatti non è più adatta alle nostre esigenze operative e stiamo iniziando, anche con i fondi 8 per mille delle chiese valdesi e metodiste, la costruzione di un nuovo ospedale, che triplicherà gli attuali spazi e che fornirà più comfort ai malati e al personale, nonché ancora più salute e più solidarietà».

Secondo quanto previsto dal nuovo progetto, la struttura dell’Ospedale Villa Betania – che oggi ospita 158 posti letto e conta su oltre 400 dipendenti – triplicherà gli attuali spazi, portandoli da 8mila a circa 21mila metri quadrati. «Non aumenteranno i posti letto, – specifica Cirica – ma i comfort per i malati e dipendenti. Questa sarà di certo la sfida più critica, per il notevole impegno finanziario che si prospetta e per le complesse e delicate questioni ad essa connesse, tecnico-progettuali, amministrative, finanziarie, di pubblicità e di trasparenza. Per quanto riguarda i finanziamenti contiamo sulle nostre risorse, sui fondi 8 per mille e su un eventuale mutuo. Questo nuovo ospedale sarà a totale carico nostro, senza oneri per lo Stato. Le autorizzazioni sono in pratica quasi tutte pronte e contiamo di iniziare i lavori la prossima primavera».

I lavori dovrebbero durare circa tre anni e per la loro assegnazione il Comitato ha pubblicato, in modo pubblico e trasparente, un regolamento sul sito web. «Per l’assegnazione dei lavori ci avvarremo di imprese in regola in termini di anticorruzione e antimafia, attingendo, preferibilmente e compatibilmente con i vincoli tecnici, dalla “White List” della Prefettura di Napoli: un elenco certificato delle imprese virtuose in termini legali. Ma ci riserveremo anche di annullare i contratti, se dopo la loro sottoscrizione, le imprese appaltatrici risultassero non più in regola con la legge», conclude Cirica.