Cina. Imponente operazione di polizia contro le chiese domestiche

Arrestato anche il pastore Jin “Ezra” Mingri, fondatore nel 2007 della Zion Church, che attualmente conta migliaia di fedeli

 

La scorsa settimana, la polizia ha arrestato quasi 30 pastori e membri dello staff della Zion Church, un’influente rete di chiese domestiche cinesi: in molti temono che quest’azione sia l’inizio di una nuova ondata di persecuzione contro i cristiani in Cina.

Gli arresti sono avvenuti in almeno sei città della Cina. Venerdì 10 ottobre, più di 10 agenti hanno fatto irruzione nell’appartamento del pastore Jin “Ezra” Mingri a Beihai, nella provincia del Guangxi, e hanno perquisito la sua casa per tutta la notte prima di portarlo via ammanettato, secondo quanto riferisce l’organizzazione no-profit ChinaAid. I membri della chiesa hanno perso i contatti con più di una dozzina di fedeli a Beihai e non sanno se siano stati arrestati anche loro.

 

La figlia di Jin, Grace, che vive nel Maryland vicino a Washington, DC, ha saputo per la prima volta dell’operazione di polizia venerdì mattina, svegliandosi e leggendo la lettera di richiesta di preghiera del padre riguardo all’arresto di un altro pastore della Zion Church, Wang Lin. Poi ha ricevuto una chiamata da sua madre, anche lei residente negli Stati Uniti, che le diceva di aver perso i contatti con suo padre. In seguito, hanno scoperto che era in stato di arresto a Beihai, con l’accusa di “utilizzo illegale di reti informatiche”.

 

ChinaAid ha definito l’operazione “l’ondata di persecuzione più estesa degli ultimi 40 anni” contro le comunità “sotterranee” evangeliche.

La Zion Church fu fondata nel 2007 da Jin Mingri, un coreano di etnia nord-orientale della Cina, che si era convertito al cristianesimo dopo che il massacro di Piazza Tienanmen lo aveva lasciato deluso dal governo comunista del Paese. Alla sua nascita la Zion Church contava meno di 20 persone. Dieci anni dopo, era una delle più grandi chiese domestiche non registrate in Cina, con circa 1.500 membri e più di 20 pastori.

 

Il governo iniziò a minacciare di chiudere la chiesa nell’agosto 2018, dopo che il pastore Jin Mingri si rifiutò di installare telecamere di sicurezza nel locale di culto. Le autorità fecero pressione su circa 100 membri della chiesa affinché smettessero di frequentarla. A settembre, il governo mise ufficialmente al bando la chiesa.

Eppure, dall’inizio della pandemia, la chiesa è cresciuta rapidamente grazie al modello ibrido di culti in streaming live per piccoli gruppi in tutto il paese. Oggi la rete della chiesa comprende quasi 10.000 persone distribuite in 40 città. Probabilmente a causa di questa crescita, il governo cinese ha preso sempre più di mira la chiesa, interrompendo i culti e arrestando pastori e membri, sebbene in genere li rilasciasse dopo diversi giorni.

 

Sean Long, altro pastore della Zion Church che sta conseguendo un dottorato in teologia al Wheaton College, sull’operazione della polizia ha dichiarato: «Niente sofferenza, niente gloria: questo è il DNA spirituale più importante del movimento delle chiese domestiche cinesi nel corso della storia», ha detto Long. «Siamo disposti a pagare il prezzo per sostenere il costo del discepolato».