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Federazione protestante di Francia fra nuove e antiche sfide

Il 25 e 26 gennaio si è svolta l’annuale assemblea della Federazione protestante di Francia (Fpf)che riunisce quasi 170 delegati in rappresentanza di 30 chiese e oltre 500 opere diaconali.

Oltre ai soliti obblighi statutari, l’edizione 2020 dell’assemblea generale ha visto diversi punti salienti: il messaggio del presidente del Fpf pastore François Clavairoly ai delegati all’assemblea generale ha delineato le principali linee d’azione per il protestantesimo per l’anno 2020; la conferenza del pastore Olav Fykse Tveit, segretario generale del Consiglio ecumenico delle chiese (Cec); la valutazione dell’anno 2019 con la presentazione della relazione di attività da parte dei servizi, del consiglio e delle commissioni della Federazione.

Sono stati accolti nuovi membri all’interno della Fpf: la Ceeefe, Comunità di chiese protestanti francofone, che unisce oltre 30 chiese riformate di lingua francese nel mondo, la Apatzi, Associazione protestante degli amici delle popolazioni tzigane, la fondazione delle diaconesse di Reuilly, e in prova Adra Francia e la comunità di Goshen.

Sono state votate alcune importanti raccomandazioni: fra queste anche “Non c’è pace senza giustizia”, mozione a ​​sostegno alle attività dottor Denis Mukwege, medico congolese, premio Nobel per la Pace 2018, a seguito della conferenza che il medico ha tenuto a Parigi, durante la quale ha esortato anche il protestantesimo transalpino ad agire per porre finalmente fine ai terribili conflitti tribali che sconvolgono la Repubblica democratica del Congo.

Una raccomandazione a seguito dell’invito del dottor Denis Mukwege,  a novembre 2019 durante una conferenza presso il municipio di Parigi, che esorta la Fpf ad agire in risposta alla sua chiamata in difesa delle autorità sulla situazione nella Repubblica democratica del Congo con la creazione di una piattaforma per il paese che riunisca tutti gli attori protestanti già impegnati su questo argomento.

Un ampio testo infine ricorda che in occasione del 75° anniversario della liberazione dei campi di sterminio, in un contesto di aumento degli atti antisemiti in Francia e alla vigilia dell’inaugurazione del nuovo muro del memoriale della Shoah inaugurato dal presidente della Repubblica e alla quale ha partecipato il presidente della federazione Clavairoly, l’assemblea generale incoraggia il consiglio ad esprimere la sua solidarietà alla comunità ebraica e a proseguire il dialogo fraterno con l’ebraismo.