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Kenya. Appello dei giovani per i cambiamenti climatici

 

«Ascoltare i giovani e prendere sul serio le loro preoccupazioni per la crisi che sta affrontando la nostra casa comune!». Questo è stato l’appello urgente lanciato da Helena Funk della Chiesa evangelica luterana nella Germania settentrionale (Elcng) ai leader religiosi e politici che nei giorni scorsi hanno preso parte a una conferenza sull’ambiente a Nairobi (Kenia), ospitata dal Programma delle Nazioni Unite per l’ambiente e organizzata congiuntamente dalla Rete dei giovani cattolici per la sostenibilità ambientale in Africa (Cynesa) e dal Dicastero vaticano per la promozione dello sviluppo umano integrale (Dpihd). Il raduno ecumenico e interreligioso di due giorni s’intitolava «Generazione Laudato Sì: i giovani si prendono cura della nostra casa comune».

Funk, che fa parte del gruppo di lavoro giovanile per la giustizia climatica della Federazione luterana mondiale (Flm), ed è stata membro delle delegazioni della Flm ai vertici sul clima COP23 e COP24 a Bonn e a Katowice, ha fatto parte della delegazione di giovani attivisti del clima provenienti da diverse regioni del mondo presenti alla conferenza.

Nella sua presentazione, Funk ha ricordato le parole e le azioni della teenager svedese Greta Thunberg che ha iniziato uno sciopero settimanale per l’azione sul clima. Il movimento #FridaysForFuture si è diffuso in 125 paesi, dove circa 1,5 milioni di giovani sono scesi in strada per sollecitare governi, organizzazioni e individui a fare di più per frenare il riscaldamento globale.

Sottolineando il ruolo vitale delle chiese e delle organizzazioni religiose, Funk ha sottolineato che la giustizia climatica è una questione internazionale e intergenerazionale «in cui tutti dobbiamo cooperare e contribuire con la nostra parte, […] apportare cambiamenti radicali ora, redigere nuovi stili di vita, del consumo, della nostra relazione con la natura». Le sue parole riflettono una delle priorità strategiche della Flm di promozione della dignità umana, della giustizia e della pace attraverso il sostegno al clima, l’educazione e l’azione, insieme al suo impegno a garantire la partecipazione dei giovani a tutti i livelli.

Inoltre, ha detto Funk, la giustizia climatica richiede una maggiore cooperazione interreligiosa in quanto tutte le persone di fede ascoltano la chiamata a prendersi cura della creazione di Dio. «È tempo di sottolineare il nostro interesse comune piuttosto che essere divisi», ha detto Funk. «Senza confini, senza limiti, ma lavorando e desiderando una casa comune insieme».

Mentre le soluzioni possono variare nei diversi continenti e contesti, ha concluso Funk, i giovani devono essere forti e continuare a far sentire la propria voce, forte e chiara. 

Photo: Helmut Fluhrer