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Luterani: allarme per la campagna denigratoria nazionalista

«Sollecitiamo che nelle chiese luterane non vengano soltanto elaborate le invettive antiebraiche di Lutero dell’ultimo periodo, con le conseguenze devastanti che hanno avuto […], bensì che vengano anche riconsiderati gli schemi basilari della teologia e della dottrina luterane […] in vista del loro effetto sul rapporto cristiano-ebraico». Così nel lontano 1990 la dichiarazione di Driebergen trovò grande attenzione nelle chiese quando la Conferenza dei delegati della Commissione europea luterana per la chiesa e l’ebraismo (Lekkj) decise di formularla. La dichiarazione è ancora considerata un documento programmatico teologico significativo per le chiese luterane in Europa. Inoltre il documento contiene concetti fondamentali, come l’ammissione della colpa, legata all’esortazione ad espiarla, la condanna dell’antisemitismo, la sottolineatura della relazione unica tra cristianesimo ed ebraismo. La dichiarazione invitava di fatto i cristiani a raggiungere una posizione positiva, non distorta, sull’ebraismo per superare l’antisemitismo così come l’antigiudaismo tramandato nelle Chiese.

La Commissione Europea Luterana per la Chiesa e l’Ebraismo fu fondata in Danimarca nel 1976 da otto Chiese luterane e associazioni missionarie della Scandinavia, dei Paesi Bassi e della Germania e proprio in questi giorni ha celebrato, a Berlino, il suo 40° anno di vita e attività. Durante le celebrazioni per l’anniversario, il presidente della Lekkj Wolfgang Raupach-Rudnick ha salutato tutti i rappresentanti di chiese luterane europee (oggi, quattordici) e delle comunità ebraiche e ha augurato ai delegati buon lavoro per il futuro. «Giustificati solo tramite la fede, senza le opere della legge – Scoglio tra cristiani ed ebrei?» è stato il tema portante dell’incontro e nel quale i delegati hanno riferito, e con preoccupazione, come la convivenza pacifica delle religioni e delle culture sia oggi minacciata dall’adesione crescente in molti paesi europei a partiti nazionalisti e come non sia più il principio del dialogo ad essere determinante, sostituito spesso da campagne denigratorie, e quanto l’ignoranza stia avvelenando il clima sociale.

Nella Lekkj i delegati dalle chiese si incontrano annualmente e affrontano temi legati al rapporto cristiano-ebraico, in particolare luterano-ebraico, e al confronto con l’ebraismo, alla lotta all’antisemitismo, e alla cultura cristiana.

La Lekkj è l’unica rete europea di chiese evangeliche e di istituzioni nel campo del dialogo cristiano-ebraico, che lavora continuativamente da quattro decenni.

Foto: la Commissione Europea Luterana per la Chiesa e l’Ebraismo oggi