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Mantova, città ecumenica in evoluzione grazie a un nuovo Consiglio di chiese

Si apre oggi la Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani (Spuc). In questo contesto, a Mantova, si terranno appuntamenti significativi, fra cui l’elezione della Presidenza del nuovo Consiglio delle chiese. Un organismo ecumenico cittadino che rappresenta la realtà ecumenica esistente, ma che intende consolidare attività e occasioni di scambio.

Ne parliamo con la pastora Ilenya Goss, pastora della chiesa valdese di Mantova e Felonica. Laureata in filosofia e medicina-chirurgia, Goss fa parte della Commissione di bioetica delle Chiese battiste, metodiste e valdesi. È anche teologa e musicista.

La prima domenica di Avvento (28 novembre 21) c’è stata la firma dello Statuto da parte dei rappresentanti delle 4 Chiese fondatrici di questo nuovo Consiglio. Il 23 gennaio sarà eletta la Presidenza. Spiega la pastora Goss: «Nella prima settimana di avvento 2021, le Chiese cristiane presenti in Mantova e nel territorio mantovano si sono riunite attraverso loro rappresentanti, ospiti della chiesa ortodossa romena di Mantova, per dare lettura dello Statuto con il quale si istituisce il Consiglio delle chiese cristiane di Mantova».

La componente valdese, la cui chiesa è presente a Mantova presente dalla seconda metà dell’800, ha dato un contributo fondamentale alla stesura di questo Statuto.

La chiesa valdese, infatti, «si è impegnata per la redazione di questo testo, poi sottoposto agli altri partecipanti al Consiglio delle chiese cristiane» e approvato da tutti i presenti, cioè «dai delegati che ciascuna delle chiese aderenti ha voluto inviare a questo momento fondativo» spiega ancora la pastora.

Il 23 gennaio, in occasione della veglia ecumenica organizzata nell’ambito della Spuc, si terrà l’elezione del Consiglio di «Al momento abbiamo quattro chiese cristiane aderenti – prosegue Goss –. Si tratta dei fondatori di questa nuova realtà ecumenica, che vuole darsi una istituzionalità per potere lavorare in modo più sciolto e dare continuità al lavoro ecumenico in questa città».

Stiamo parlando della chiesa valdese, della chiesa cattolica, della chiesa ortodossa romena e della chiesa ortodossa del Patriarcato di Mosca. C’è inoltre una chiesa pentecostale che, riferisce la pastora, «ha voluto essere presente come osservatrice. Lo Statuto prevede infatti la possibilità di essere chiese osservatrici. Naturalmente queste chiese, anche se indicano un loro deputato, hanno voce consultiva ma non deliberativa».

Si tratta, insomma, di un «lavoro che in realtà è in continuità con il lavoro precedente già presente sul territorio da molti anni». Questa veste, più “istituzionale”, farà in modo che «le persone che si impegnano nell’ecumenismo possono spostarsi, cambiare interessi, o comunque non essere sempre le stesse, ma ci sarà un elemento di stabilità e di solidità. In questo quadro possono essere inserite le diverse attività, con un eventuale ricambio di persone e interpreti, in modo che l’attività ecumenica non rimanga vincolata all’interesse singolo ma che rimanga una realtà collettiva presente stabilmente – conclude la pastora Goss –. Speriamo di poter proseguire in questo lavoro, con una presenza che possa essere informativa, formativa, diaconale, ma anche culturale e teologica, in questo territorio».

Gli appuntamenti

Sabato 22studio biblico organizzato dal Segretariato attività ecumeniche (SAE) con la pastora Ilenya Goss e don Roberto Fiorini. Evento online; per link d’accesso:ecumenismoedialogo@diocesidimantova.it

Domenica 23, veglia ecumenica di preghiera organizzata dal Consiglio delle chiese cristiane di Mantova. Alle 18, in presenza, presso la chiesa parrocchiale di San Giorgio Bigarello. È possibile seguire l’incontro sul canale YouTube della parrocchia San Giorgio Martire Mantova. Segue la riunione del Consiglio ecumenico delle chiese per eleggere il Comitato di presidenza.

Domenica 30, nel pomeriggio marcia della pace partecipata e sostenuta dalla chiesa valdese di Mantova.

Per approfondire

Leggi anche lintervista su SettimanaNews a Samuele Bignotti, giovane presbitero delegato della diocesi di Mantova per l’ecumenismo e il dialogo interreligioso. Il Consiglio con il suo Statuto – spiega Bignotti nell’articolo – «in estrema sintesi ritrae la realtà ecumenica della città e della provincia […] La forma del Consiglio delle Chiese è auspicata da più fonti. Si sentiva e si sente il bisogno di un luogo di incontro “alla pari” che possa garantire una certa continuità all’agire ecumenico».

 

Foto via Pixabay: Mantova