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Pra daval, la storia è passata di qui

Come di consueto, nella seconda domenica di agosto, un gruppo è salito a Prà daval insieme al pastore Vito Gardiol, al predicatore Attilio Fornerone e ai membri del concistoro della chiesa valdese di Prali, per fare memoria dell’assemblea che si tenne in quel prato nel 1533 e che confermò quanto deciso a Chanforan nell’anno precedente. Due le principali decisioni: l’adesione alla Riforma protestante con l’uscita dalla clandestinità e la traduzione in francese della Bibbia. Possiamo tuttavia immaginare il dibattito vivace che accompagnò quei tempi così tumultuosi, tanto da far apparire le nostre assemblee poca cosa rispetto a decisioni tanto importanti. Eppure ancora oggi viviamo di quel confronto appassionato intorno alla Parola, come ci ha spiegato il predicatore che ha letto e commentato i versetti di Giosuè 24,14-18 con una interessante attualizzazione che ha toccato i principali interrogativi che abitano il tempo presente, ovvero la ricostruzione nel post-pandemia di una società più inclusiva e più giusta.

Al termine del culto, a cui hanno partecipato sorelle e fratelli provenienti anche dalla Francia e dalla Germania, abbiamo ricordato i 140 anni della Società di Studi valdesi. Non tutti sanno che l’idea venne a Edoardo Rostan, medico e botanico, proprio a Prali nella primavera del 1881, come lui stesso ricorda in una memoria pubblicata sul primo numero del “Bulletin de la Société d’Histoire Vaudoise” (1884). L’idea riguardava il coinvolgimento dei giovani pastori per la creazione di una società che si dotasse di una biblioteca con opere scientifiche e che si occupasse delle questioni locali come il territorio ma, al tempo stesso, di quelle globali come le migrazioni, e soprattutto tenesse insieme la storia valdese con le ricchezze naturali delle Valli al fine di promuovere ricerca storica, letteraria e scientifica. Fu così che una trentina di persone interessate si riunirono a Torre Pellice il 6 settembre 1881 nella sala della biblioteca del Collegio valdese per dare avvio a questa avventura che giunge fino a noi.

L’approccio interdisciplinare guarda ancora oggi ai fenomeni complessi con il gusto della ricerca e della costante attenzione al confronto e al dibattito in pubblico, attraverso le pubblicazioni e i convegni annuali che hanno luogo nel primo weekend di settembre con annessa assemblea dei soci.

A Prali quella iniziale idea di approfondimento e di condivisione della cultura storica ha germinato nel tempo, termine che si utilizza non a caso in botanica, e ha dato vita alla manifestazione letteraria «Pralibro», che è ancora in corso fino a fine agosto. Segnaliamo per venerdì 20 agosto, alle ore 18,30 la presentazione del libro di Paolo Naso, Martin Luther King. Una storia americana (Laterza 2021) con dibattito e firmacopie. Un modo per rendere ancora attuale quell’intuizione iniziale di tanti anni fa, secondo cui la cultura vive solo se condivisa in una comunità di persone che la alimentano attraverso dubbi, speranze e interrogativi, rendendoli sempre attuali.