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Ungheria. Il Governo consegna un edificio alla locale Unione Battista

Il Governo ungherese come segno di ringraziamento per il contributo dato dai battisti alla nazione negli ultimi 40 anni, ha donato all’Unione battista un edificio che sarà utilizzato per la missione, l’istruzione e l’assistenza sociale. Durante la cerimonia di consegna della Baptist House, che si è svolta in via Benczúr, a Budapest, è stato ricordato anche l’anniversario del ritorno in Ungheria della Sacra Corona.

Nel suo discorso Miklós Soltész, sottosegretario di Stato responsabile della chiesa, delle relazioni etniche e sociali, ha ricordato ai presenti che fu grazie a dei battisti che 40 anni fa, il 6 gennai 1978, la Sacra Corona d’Ungheria e i gioielli dell’incoronazione furono restituiti all’Ungheria. 

La Corona, che è stata rubata, nascosta, perduta e portata all’estero molte volte, si trovava negli Stati Uniti, quando fu restituita all’Ungheria su ordine del presidente americano di allora, Jimmy Carter.

Il Sottosegretario di Stato ha ringraziato, a nome del governo e della nazione tutta, l’Unione battista per il ministero compiuto nel paese negli ultimi 40 anni e anche prima, durante gli anni della persecuzione. La consegna dell’edificio è espressione concreta di questa gratitudine. Soltész ha inoltre dichiarato l’impegno di una sovvenzione governativa di 400 milioni di HUF, come contributo ai costi di ristrutturazione dell’edificio.

János Papp, presidente dell’Unione battista dell’Ungheria, nel suo discorso ha sottolineato la responsabilità che accompagna il dono. «Sappiamo tutti che il dono non è solo gioia, ma comporta anche la responsabilità e la possibilità di servire i nostri fratelli e sorelle e l’intera nazione. Noi, battisti ungheresi, vogliamo vivere e lavorare a beneficio della nostra nazione e di tutte le persone che vivono intorno a noi. I nostri predecessori anabattisti si impegnarono a costruire la nostra nazione, e quando Gábor Bethlen diede loro rifugio, essi contribuirono con la loro diligenza e abilità all’età d’oro della Transilvania. I nostri antenati battisti hanno aiutato la nostra nazione quando, subito dopo aver ottenuto il riconoscimento dello stato, istituirono un orfanotrofio, dei rifugi per i senzatetto e delle opere sociali. Con questo edificio, noi battisti desideriamo servire la nostra nazione».

In riferimento al ritorno della Sacra Corona, Papp ha poi ricordato che fu l’allora presidente americano Jimmy Carter – battista – a firmare l’ordine esecutivo del ritorno della Corona grazie alla mediazione del predicatore Billy Graham, che visitò l’Ungheria nel dicembre del 1977, e dei pastori battisti ungheresi Sándor Haraszti e Mihály Almási.

Nel corso della celebrazione, una lapide commemorativa è stata svelata sul muro esterno dell’edificio. Kornél Mészáros, segretario generale dell’Unione Battista, ha pronunciato una preghiera di ringraziamento.

I festeggiamenti sono proseguiti all’ultimo piano dell’edificio, rimasto dismesso per diversi anni. Tra i presenti, i rappresentanti della missione e dei ministeri educativi e sociali dell’Unione Battista, e Charles Jones, direttore internazionale dell’American Baptist Churches.

È stato infine letto un messaggio inviato proprio da Jimmy Carter: «Sono lieto di unirmi a voi nel festeggiare il 40° anniversario del ritorno della Corona di Santo Stefano. Ciò ha segnato l’inizio di migliori relazioni tra i nostri due paesi e la concessione all’Ungheria della clausola di Nazione più favorita dagli Stati Uniti. Inoltre, insieme a Baptist Aid, vogliamo onorare il lavoro di insegnamento della Bibbia nelle scuole pubbliche e l’accompagnamento a 16.000 studenti dalla scuola dell’infanzia all’età della scuola professionale compiuti da voi».