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Valli Valdesi 2.0

Una cartina geografica classica offre molte informazioni circa il territorio al quale si riferisce, ma soffre di limiti evidenti: non è facilmente aggiornabile, raccoglie poche nozioni aggiuntive oltre quelle strettamente legate alla sua natura e fisicamente può diventare anche abbastanza ingombrante e scomoda da consultare.

Una mappa digitale, invece, ha dalla sua una grande flessibilità, che le permette, sulla base geografica, di innestare ed aggregare argomenti di natura anche molto diversa, raccontando del luogo che si sta consultando, la storia, le caratteristiche demografiche, i punti di interesse e di utilità, e così via, offrendone sempre la versione più aggiornata ed utile.

«Per fare impresa in ambito turistico su un territorio, e per approfondire la conoscenza del territorio stesso anche da parte di chi lo abita, una mappa è uno strumento molto efficace – spiega Lorenzo Lener, del network Enne3 – così abbiamo deciso di sviluppare la mappa digitale delle valli Pellice, Chisone e Germanasca, le Valli Valdesi, perché queste zone oltre ad avere una connotazione geografica ben definita, hanno una storia unica e ricchissima.

Le Valli Valdesi hanno buone mappature cartografiche, ma da questo punto di vista l’invecchiamento è il vero problema. Con la tecnologia digitale sarà possibile descrivere e mantenere costantemente aggiornate queste informazioni, aggiungendo ai singoli luoghi la loro storia, il loro valore culturale, e poi le strutture ricettive, i servizi, e tutto ciò che può essere d’aiuto per l’attività turistica, ma sempre tenendo presente la qualità dell’informazione riportata».

Questo progetto diventerebbe una sorta di motore di ricerca basato sulla localizzazione, che sarà in grado di fornire informazioni relative al territorio in modo organizzato, raccogliendole e dando loro una forma utile e pratica per l’utente.

«Non si tratterà di una mappa meramente commerciale, come quelle che già si possono trovare in rete. Per questo – puntualizza Lener – sarà di fondamentale importanza la creazione di un comitato scientifico in grado di stabilire, per ogni punto di interesse che verrà inserito sulla mappa, se esso rappresenta bene le Valli Valdesi o meno, sia a livello di qualità che di coerenza».

Il progetto, che sta muovendo i primi passi con il coinvolgimento dei soggetti e la raccolta fondi, è pensato per essere uno strumento di autoconoscenza del territorio stesso, ma anche un veicolo di agevolazione di un turismo sostenibile, non di massa, bensì ispirato dall’interesse culturale e fatto di piccoli numeri e alta qualità; esattamente il tipo di turismo che meglio si adatta alle Valli Valdesi.

Su Facebook, a questa pagina, è possibile avere maggiori informazioni ed aderire alle iniziate legate alla costruzione della mappa digitale di prossima realizzazione, mentre sul sito di Enne3 si può avere un’idea di chi sia il soggetto che sta portando avanti questa importante iniziativa di valorizzazione turistico-culturale del nostro territorio.

«Sì, è vero – confida ancora Lener – la nostra sede si trova nei pressi di Novara, e lavorando con l’Università del Piemonte Orientale ci troviamo geograficamente distanti dalle Valli Valdesi, quindi potrebbe risultare strano il nostro interesse. In realtà, sia io che gli altri del gruppo di lavoro siamo legati personalmente, emotivamente e culturalmente alle Valli, ed Enne3 è considerato dalla Regione Piemonte il soggetto con maggiore vocazione turistica e culturale presente sul territorio; questi due fattori, insieme, penso ci permettano di comprendere bene il tema e l’argomento che vogliamo trattare».

Foto via Facebook